Sono scesi in piazza anche loro, dopo le tante categorie che in questi mesi e settimane hanno scelto la cornice di Palazzo Madama e della prefettura di Torino per far sentire la propria voce. Sono i lavoratori dell'edilizia, che chiedono a gran voce "basta morti sul lavoro". In particolare, chiedono la convocazione di un tavolo per fare rispettare le norme che già ci sono e per rinnovare il protocollo su Salute, Sicurezza e Regolarità che era stato sottoscritto nel 2010.
"Il nostro settore - dice Marco Bosio, di Fillea Cgil Torino - è molto a rischio e ha bisogno di grandi cambiamenti. Chiediamo al prefetto di attivarsi il più velocemente possibile per rinnovare il Protocollo di 11 anni fa, che prevede l'obbligo dell'applicazione del contratto nazionale edile nelle aziedne di settore, con formazione e prevenzione. Non si può più rimandare".
"In una fase già caratterizzata dal covid, è incredibile come appena ci sono segnali di ripresa in alcuni settori - come l'edilizia - riprendono gli incidenti sul lavoro, anche mortali. Tanto più in questa fase di crisi economica, occorre evitare che la sicurezza sia un costo per le imprese e non invece un diritto dei lavoratori", aggiunge Federico Bellono, responsabile Salute e sicurezza Cgil Torino.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Gerri Castelli, segretario di Filca Cisl Torino e Canavese: "Bisogna riaprire il tavolo e serve maggiore coordinamento tra la committenza e i coordinatori esterni delle sicurezza per prevenire gli infortuni".
“Tutta la Cisl territoriale è al fianco dei lavoratori edili di Torino che oggi scioperano 4 ore per riaffermare con forza e dignità il diritto di lavorare in sicurezza, per dire basta alle morti bianche nei cantieri e per maggiori investimenti nella formazione”, dice il segretario generale della Cisl Torino-Canavese, Domenico Lo Bianco.
E Claudio Papa, segretario generale Fenal Uil Torino, conclude: "Le morti sono spesso dovute al fatto che i lavoratori precari non fanno corsi di formazione, non hanno un contratto e lavorano in imprese che evadono il contratto nazionale".
La Prefettura ha preso l’impegno di attivarsi nell’immediato con tutte le istituzioni territoriali ricomprese nel Protocollo, per determinare insieme una serie di incontri nel mese di maggio, al fine di attivare il tavolo unitario di tutte le parti (che hanno siglato il vecchio protocollo) entro i primi giorni di giugno 2021, provando così ad agevolare il rinnovo e mettere un argine alla deriva degli infortuni. I sindacati si augurano che si arrivi veramente ad una svolta.