Eventi - 11 maggio 2021, 12:50

Gli amici Dini e Binasco insieme sul palco per la prima assoluta di "The Spank"

Debutta questa sera al Teatro Carignano l'ultimo attesissimo lavoro di Hanif Kureishi

The Spank

Filippo Dini dirige Valerio Binasco per la prima assoluta di "The Spank"

Attesissimo da mesi, finalmente l'ultimo lavoro dell'anglo-pakistano Hanif Kureishi debutta questa sera in prima assoluta al Teatro Carignano: The Spank, tradotto in italiano da Monica Capuani, viene portato in scena da Filippo Dini, protagonista sul palco assieme al direttore artistico dello Stabile Valerio Binasco. Due amici nella vita che per la prima volta si ritrovano a condividere una rappresentazione.  

Il testo di Kureishi - osannato scrittore di fama planetaria - attraversa un ampio spettro di emozioni: la consuetudine tra due amici di lunga data diventa una lente d’ingrandimento per osservare lo spaesamento davanti alla contemporaneità, con straordinario senso dell’umorismo e anche una nota non velata di malinconia. 

Le scene sono di Laura Benzi, i costumi di Katarina Vukcevic. Alle luci, Pasquale Mari, mentre Aleph Viola ha curato le musiche.  

Scrive Kureishi nell’introduzione al testo: "Questa storia di un’amicizia è nata da qualcosa di assolutamente naturale, un’abitudine che ho da anni: vedere un amico una o due volte alla settimana in un caffè di quartiere. Stranamente, ci mettiamo seduti uno di fianco all’altro, in parte perché io mi devo sistemare vicino all’orecchio che gli funziona. Io e il mio amico beviamo un po’, talvolta mangiamo, ci lamentiamo molto, parliamo del più e del meno, e vediamo come va. Analizziamo la commedia dell’esistenza, le nostre famiglie, gli altri amici, parliamo di sport, di politica e del nostro lavoro. Amicizie del genere non appartengono all’ambito delle alleanze, e neanche a quello del networking. Non sono relazioni mercantili, e in esse non dovrebbe esserci né profitto né vantaggio. L’amicizia è una forma di ozio volontario. Il rapporto si basa sulla parità, non sul potere".

Sonny, dentista, e Vargas, farmacista, sono amici da molti anni, hanno un rapporto fatto di frequentazione, confidenza, conversazioni sulle banalità del quotidiano e sui massimi sistemi, scandite da pinte di birra al pub, lo Spankies, appunto. Un locale un po’ fatiscente, ma che per loro è un luogo del cuore, il modesto ma amatissimo santuario della loro amicizia. Lavorano nella stessa strada di Londra, a poche decine di metri di distanza. Sono figli di immigrati, e Londra – dove i genitori si sono trasferiti con grandi sacrifici – ha regalato loro un notevole upgrade sociale, il successo professionale, una vita agiata. Entrambi hanno una famiglia, dei figli, con tutte le problematiche che questo comporta oggi, nella mezza età della vita di un uomo. Un giorno, però, un piccolo incidente insignificante mette in moto una reazione a catena che – complici le insidie della tecnologia – sconvolgerà in maniera irreparabile le loro vite.

Lo spettacolo sarà replicato fino al 30 maggio. 

Inoltre, nell’ambito del progetto CAMERE NASCOSTE. Svelare il teatro a porte chiuse, lo Stabile ha realizzato nelle scorse settimane il docufilm Dov'è finita la normalità?, con la regia di Lucio Fiorentino: un racconto delle prove dello spettacolo a porte chiuse, visibile online.

Manuela Marascio

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