I lavoratori e i sindacati si mobilitano per salvare la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani "dalle insane e miopi politiche di regresso che stanno aggredendo i fondamenti stessi di questa realtà culturale", riconosciuta a livello europeo. Lo riferisce in una nota Cgil, che aggiunge: "Siamo venuti a conoscenza di operazioni che si delineano come una pericolosa sofisticazione delle finalità intrinseche della Fondazione stessa, alterandone la natura senza una visione coerente con le finalità sociali che la fondano".
In particolare, la sferzata è rivolta al nuovo assetto che sta assumendo negli ultimi mesi l'edificio: un progetto triennale di riqualificazione e ammodernamento in vista delle ATP Finals del prossimo novembre (nell'adiacente Pala Alpitour), sostenuto da Compagnia di San Paolo, che includerà anche attività sociali per ragazzi in difficoltà e un progetto commerciale di ristorazione. Per il quale gli investimenti, dicono da Cgil, sono "definiti nei volumi ma non ancora negli investitori".
Di fatto il timore è che la Casa del Teatro diventi "un indefinito luogo multidisciplinare, senza una connotazione specifica ma con, temiamo, la perdita della propria identità".
Ulteriore allarme lo provocano le notizie delle dimissioni in blocco dei soci fondatori. CGIL ha quindi chiesto un incontro urgente al CDA e alle istituzioni per discutere della situazione e preservare il futuro del complesso. La Fondazione TRG, dal canto suo, non ha fornito al momento alcuna replica agli attacchi.