E' una storia di vita e di fede quella che vede protagonista Fulvio Oberto, tenore di fama internazionale che nel 2017 ha scoperto di avere un tumore alla tiroide: mesi di cure e terapie, alla fine la guarigione e la promessa: un viaggio in bici dalla sua Giaveno fino ad Assisi per ringraziare San Francesco, cui è molto legato. Oggi, 21 maggio, "il viaggio della gioia", come lo ha ribattezzato Oberto, parte ufficialmente.
"Io non sono molto religioso, ma sono sempre stato affascinato dalla figura di San Francesco, che era avanti mille anni rispetto al suo tempo, un ambasciatore ed un esempio straordinario ancora oggi", ha detto il tenore, a poche ore dalla partenza. "Io nel 1999 avevo ottenuto una prestigiosa vittoria a Spoleto, forse per questo sono legato in modo particolare all'Umbria". In realtà, per Oberto questo viaggio non è una prima volta. "Lo avevo fatto già nel 2019, l'anno scorso avevo dovuto rinunciare per la pandemia, stavolta rispetto a due anni l'amico Enrico Valle e l'onorevole Daniela Ruffino hanno solo voluto che io rendessi pubblica la mia iniziativa: in questi giorni sto ricevendo tanti messaggi e tante testimonianze di solidarietà".
"L'obiettivo è quello di far sapere a tutti coloro che hanno avuto o che hanno un problema simile al mio che si può guarire. E lo stesso vale per chi soffre di altre patologie. Per questo l'idea è che dal 2022 il mio viaggio della gioia sia condiviso anche da altre persone: chi vuole fare tutto il percorso, chi anche solo qualche decina di chilometri, chi all'inizio, chi durante le varie tappe". Fulvio Oberto conta di arrivare in Umbria entro giovedì. "Non voglio mica competere con i ciclisti che sono impegnati nel Giro d'Italia... Io corro a piedi in montagna, faccio alpinismo, amo andare in bici, ma non sono un atleta, anche se mi accingo a fare 700 chilometri".
Resta un tenore, che però a 50 anni non canta più in pubblico. "Io sono guarito, ma adesso ho paura di affrontare il pubblico. Però conto di tornare a farlo. Magari l'anno prossimo si potrebbe organizzare anche un concerto della gioia, una giornata di spiritualità e di musica ad Assisi", è l'auspicio di Oberto. "Ringrazio mia moglie Ania e mio figlio Francesco (chiamato così in onore del santo, ndr), oltre che i miei genitori. Il messaggio che voglio far passare è che si può guarire da certe malattie".
E affrontare anche 700 chilometri in bici fino ad Assisi, partendo oggi pomeriggio alle 16.30 da Maria Ausiliatrice di Giaveno. Un viaggio che è un simbolo di ripartenza per tutti, dopo i terribili mesi e le tante vittime del coronavirus.