"I Cpr, vere e proprie galere per migranti incolpevoli, vanno chiusi". È questo lo slogan del presidio organizzato per questa sera da Rifondazione Comunista davanti al Cpr di corso Brunelleschi, dove si è tolto la vita negli scorsi giorni Musa Balde. Il 23enne era arrivato a Torino dopo essere stato aggredito violentemente da un gruppo di persone a Ventimiglia: nel weekend è morto dopo essersi impiccato con le lenzuola della sua cella.
"Più che un suicidio, un omicidio - per Ezio Locatelli - indotto da leggi di Stato ingiuste e da forme di detenzione che portano persone incolpevoli alla disperazione assoluta". Al momento gli aggressori del giovane della Guinea sono a piede libero. "Il trattamento crudele riservato - continua - è emblematico di una ingiustizia assoluta, di un mondo capovolto".
Al presidio sarà presente anche Angelo D'Orsi, candidato sindaco a Torino dell'area di sinistra più radicale. "Questo grave decadimento dei livelli minimi di civiltà - sottolinea - è inaccettabile e deve essere fermato".
Intanto è stata formulata una ipotesi di reato nel fascicolo aperto dalla procura sul caso di Musa Baide: si tratta di un passaggio tecnico indispensabile per permettere agli inquirenti di svolgere alcune attività di indagine. Uno dei primi passaggi potrebbe essere un'autopsia.