Chivasso - 01 giugno 2021, 09:55

Chiude la Calce e Cementi di Lauriano, l'azienda che aprì prima dell'Unità d'Italia

Il racconto di Renato Dutto, storico locale e consigliere comunale

Chiude la Calce e Cementi di Lauriano

Una veduta della Calce e Cementi di Lauriano

La crisi economica colpisce ancora il chivassese. Ieri, 31 maggio, a Lauriano, la storica Calce e Cementi, in via Cappelletta, ha chiuso i battenti. I pochi dipendenti rimasti sono stati ricoloccati.

Una storia, fa sapere Renato Dutto, storico e consigliere comunale, lunga 162 anni, iniziata nel 1859, ancor prima dell'Unità d'Italia, che affonda le sue radici storiche nella presenza naturale, nelle colline del territorio, di grandi quantità di argilla

La store della Calce e Cementi

Nel 1876 La Società Anonima Fabbrica di Calce e Cementi di Casale mise a punto per prima in Italia la produzione industriale del Cemento Portland naturale, che portò nel territorio gli insediamenti dei più importanti produttori nazionali del tempo. A partire da tale anno iniziò la coltivazione dei banchi di marna fra Casale Monferrato, Ozzano, Quarti di Pontestura e Coniolo e nel 1907 fu avviato lo sfruttamento della zona mineraria di Brusaschetto e Zizano nel territorio di Camino. Dalla fine dell’Ottocento, il territorio fu quindi interessato da una grande industria estrattiva.

La qualità della marna e l’estensione dei banchi sotterranei generarono fiorenti coltivazioni minerarie, particolarmente importanti nelle aree di Lauriano e Verrua Savoia, Coniolo, Ozzano, Quarti, Vialarda, Rolasco, San Giorgio, Sant’Anna e Brusaschetto di Camino.

Come documenta l’associazione culturale "Il Cemento nell’Identità del Monferrato Casalese", il panorama economico e sociale subì grandi trasformazioni per la nascita di impianti industriali imponenti di cui restano tuttora significative testimonianze in grado di far prendere coscienza della vita e delle attività di allora. Il tesoro del sottosuolo, “la marna”, generò grandi ricchezze ma nello stesso tempo molte sofferenze. Nacque infatti la figura del “cavatore”, che con grande fatica ed in condizioni molto difficili operava nelle cave di marna.

Il ruolo della Chivasso - Asti

A favorire lo sviluppo dello stabilimento Calce e Cementi di Lauriano contribuì, ai primi del Novecento, la realizzazione della ferrovia Chivasso-Asti. Un binomio, quello tra fabbrica e ferrovia, che fu fondamentale, non solo a Lauriano, per l’approvvigionamento delle materie prime e per il commercio del prodotto semilavorato o finito.

Tantissimi i cittadini di Lauriano che hanno lavorato all'interno dello stabilimento e tanti i passaggi di proprietà avvenuti nel tempo. Negli ultimi anni, la Calce e Cementi si occupava soltanto di commercializzazione, come centro di distribuzione. In precedenza, invece funzionava da officina di macinazione, mentre ancor prima si occupava del ciclo produttivo completo.

Negli ultimi anni, la Calce e Cementi faceva parte del gruppo Colacem Spa. Dagli anni Sessanta del secolo scorso, lo stabilimento laurianese fu di proprietà della Cementir (fondata nel febbraio 1947 dall'Iri, Istituto per la ricostruzione industriale), rilevandolo da un'altra importante società, la Sip, Società idroelettrica piemontese (la "nonna" di Enel e Tim).

Il commento del consigliere Renato Dutto

"Si tratta di uno stabilimento industriale storico di Lauriano - commenta -. È una notizia non positiva per il mondo economico laurianese. La sfida dei prossimi anni (vista la crisi enorme del settore dei cementifici in tutta Italia e non solo) penso sarà di riqualificare l'area e capire quali scopi produttivi od insediamenti potrà ospitare, per continuare a recitare un ruolo di primo piano nella nostra realtà. Io vedrei molto bene una riconversione produttiva ecosostenibile, anche visti i finanziamenti europei in arrivo".

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