Scuola e formazione - 02 giugno 2021, 10:30

I precari della scuola contro il Decreto “Sostegni bis”: “Una beffa, altro che stabilizzazione”

Prosegue la mobilitazione dei docenti, nel mirino la legge voluta dal Governo Draghi: “Rispetto alle 240mila cattedre vacanti, le immissioni in ruolo saranno circa 70mila”

Il coordinamento precari di Torino

Il coordinamento precari di Torino

La scuola italiana è un'istituzione fondata sul precariato”: la provocazione viene lanciata dal Coordinamento Precari della Scuola di Torino, la cui mobilitazione prosegue da moltissimo tempo. A finire sotto la lente di ingrandimento del gruppo è, questa volta, il decreto legge 'Sostegni Bis', voluto dal Governo Draghi.

Numeri insufficienti

I docenti che hanno maturato almeno 36 mesi di servizio considerano le nuove misure come uno 'specchietto per le allodole', creato anche grazie al contributo di sindacati e media: “Su 240mila cattedre vacanti - fanno sapere – ne verrebbero coperte circa 70mila, un numero assolutamente insufficiente a risolvere il problema delle classi pollaio e della mancanza di continuità didattica. Come se non bastasse, queste immissioni in ruolo riguarderanno solo chi possiede l'abilitazione sulla materia, impossibile da almeno 8 anni, o la specializzazione sul sostegno; manca la volontà politica di stabilizzarci”.  

Il fronte concorsi

Un altro fronte di protesta riguarda i concorsi: “La selezione - proseguono – per quello straordinario 2020, non ancora terminata a causa della pandemia di Covid-19 e della lentezza della burocrazia scolastica, rischia di tagliare fuori chi lo meriterebbe premiando chi non ha fatto nemmeno un anno di esperienza. Per quanto riguarda i concorsi ordinari, inoltre, il decreto stabilisce che chi non supera la prova non potrà partecipare a quello successivo nella stessa classe: una norma chiaramente anticostituzionale”.

La manifestazione nazionale

Sabato 15 giugno si svolgerà a Roma, davanti a Montecitorio, una grande manifestazione nazionale: “Chiediamo - concludono – una vera stabilizzazione per i docenti iscritti alle graduatorie provinciali di 2° fascia attraverso un percorso di formazione con la valutazione di una commissione esterna. Anche l'Unione Europea prevede l'obbligo di assunzione per chi ha almeno 36 mesi di servizio, ma l'Italia preferisce continuare a pagare le sanzioni”.

Marco Berton

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