Dopo sedici mesi di chiusura, il Teatro Colosseo riapre finalmente le sue porte per ospitare, per la seconda volta, Street Art in Blu3 Una grande esposizione dedicata agli urban artists più celebri a livello internazionale, che fino al 26 settembre vivranno negli spazi del teatro torinese trasformandoli trasversalmente.
“Teatro aperto, teatro di tutte le forme d’arte. L’esperienza della prima edizione della mostra sulla street art ha lasciato un segno profondo nel modo in cui vediamo il nostro teatro. – dichiara la direttrice Claudia Spoto – La chiusura forzata di questi mesi ha reso ancora più necessaria e urgente la trasformazione del Colosseo in uno spazio a disposizione delle esperienze artistiche più diverse. La passione per la street art ci ha portato a immaginare la nostra sala come spazio espositivo”.
Saranno quasi 150 i lavori di 36 artisti esposti. Originali, print, serigrafie, copertine di LP che hanno fatto la storia della musica e dell’arte, insegne stradali e persino una banconota: opere diverse e diversi materiali per raccontare un mondo fatto di rimandi, influenze, percorsi di senso.
Fra le trentadue opere dell'italiano Blu, che ispira il nome della mostra, una prova d’artista del 2011 in preparazione del murales realizzato in occasione del Festival Mettre en Scène del 2010, nell’omonima cittadina francese, sul muro della facciata di un teatro, con un umanoide costituito da centinaia di oggetti e immagini che rappresentano la nostra vita. La serie Esecuzione, invece, era stata realizzata per la rivista di fumetti Inguine Mah!Gazine: in mostra le tavole con le correzioni originali dell’artista. Potentissimo Il Grigio di Blu, frammento di una delle opere coperte a Bologna dall’artista il 12 marzo del 2016.
Naturalmente protagonista della mostra, grazie alle quaranta opere esposte, è Banksy. Ritorna in teatro la sua Girl with Balloon, iconica serigrafia che raffigura una ragazza con la mano tesa verso un palloncino rosso a forma di cuore, portato via dal vento. Nel 2018 una copia dell'opera è stata distrutta prima della fine della battitura dell’asta Sotheby's di cui era protagonista, tramite un dispositivo meccanico che Banksy aveva nascosto nel telaio. Banksy ha confermato di essere il responsabile della distruzione e ha dato alla nuova opera il nome Love is in the Bin, la “prima opera creata durante un'asta dal vivo". Di-Faced Tenner, ora entrata nella collezione privata del British Museum, è una falsa banconota da £10 raffigurante Lady Diana e con sopra l’iscrizione “Banksy of England” e il motto: “I promise to pay the bearer on demand the ultimate price”. Una provocazione che affronta il delicato tema dell'allontanamento di Diana dalla famiglia reale e della sua critica all'istituzione britannica. Banksy si allaccia anche alla famosa serie di dipinti Campbell's Soup Can di Andy Warhol con Techno Soup Can, che qui si trasforma offre in una critica pungente al gigante dei supermercati che ha conquistato il mercato contemporaneo.
Fra i molti nomi importanti della mostra anche 3D, ovvero Robert Del Naja, produttore, musicista, cantante e rapper, fondatore dei Massive Attack. A fare da immagine guida della mostra l’opera di una delle curatrici, Serena Maisto artista svizzera, poliedrica e dalle diverse influenze, prima fra le quali quella di Jackson Pollock, la leggenda dell’Espressionismo Astratto.
Per celebrare la mostra e il progetto di curatela ha realizzato Smile, omaggiando il sorriso Harvey Ball su 30 scudi anti-sommossa provenienti da Hong Kong.
Accesso consentito esclusivamente su prenotazione al sito teatrocolosseo.it oppure telefonando ai numeri 011 6698034 - 011 6505195. La mostra è aperta dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 19.