Dal 6 agosto in coda davanti all’Anagrafe Centrale di Torino, accanto a chi deve farsi rinnovare la carta d’identità, c’è anche chi vuole farsi autenticare un’autocerficazione per poter girare senza Green pass. Un documento che chiaramente non ha nessun valore legale, anche se c’è chi crede il contrario.
Citate a caso alcune norme
A segnalare la vicenda, tramite la propria bacheca facebook, sono gli impiegati dei servizi anagrafici. Nel foglio che i dipendenti comunali si sono visti presentare sono citate una serie di norme, “dalla risoluzione 2362/2021 del Consiglio d’Europa”, all’articolo “48 del dgr numero 445/2000”, alla legge “10 del 31 dicembre 1996” del Garante della privacy. Che in alcuni casi sono addirittura sbagliate ed ovviamente senza senso.
La finta autocertificazione darebbe accesso a scuole e bus
Un’autocertificazione che, per chi ha deciso di mettersi in coda all’alba in via della Consolata, consentirebbe di entrare per diritto “in ogni ambiente previsto dalla certificazione verde”, così come quello di utilizzare tutti i mezzi di trasporto, fino alla frequenza di tutte le scuole. Chiaramente una bufala.
“Questo documento – spiega una dipendente della Città - non ha valore legale, non è autenticabile, non sostituisce alcunchè. Evitate, e fate evitare, perdite di tempo chiedendo autentiche della firma presso gli uffici anagrafici”.