Ivano Verra, candidato sindaco alle prossime elezioni per Italexit, parla del turismo come chiave di rilancio per Torino.
"Mi piace partire da una citazione di Umberto Eco, ove affermava: Senza L’Italia Torino sarebbe più o meno la stessa cosa, ma senza Torino l’Italia sarebbe molto diversa. Oggi il Genius Loci torinese sembra essersi smarrito, ma difatto nel tempo trascorso ha sempre caratterizzato la vitalità del territorio.
Allo stato attuale stiamo assistendo a una profonda crisi nelle grandi città come Roma, Milano, Torino, Firenze, Venezia..., i centri storici svuotati e attività commerciali e di ristorazione sempre più in crisi con l'allungamento dello smart working; si stimano perdite per altri 1,7 miliardi di euro, e le disposizioni di questi mesi stanno ulteriormente mettendo in ginocchio quei piccoli spiragli di apertura.
Le grandi città d’arte non ripartono. L’assenza dei turisti stranieri sta mettendo in ginocchio l’economia delle città d’arte italiane, in particolare le più rinomate come Roma, Venezia, Firenze, Torino e Milano, che insieme valgono oltre un terzo del turismo italiano, con conseguenze importanti per tutta l’economia cittadina, soprattutto per le imprese dei centri storici.
A lanciare l’allarme è Confesercenti, su elaborazioni condotte sulla base delle previsioni di Tourism economics.
Una città come Torino, deve trovare nella sua storia di Capitale d'Italia, storia, cultura e arte, poi città industriale...
Il passato illustre che rivive oggi nei monumenti di epoca romana, nei tanti esempi di architettura barocca tra cui gli splendidi Palazzo Madama, Palazzo Reale, Palazzo Carignano, nelle numerose Residenze Reali Sabaude, dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, e nei numerosi e prestigiosi musei.
Il settore del turismo sta pagando un prezzo molto alto per l’emergenza scatenata dal Covid. Un duro colpo che si avverte in modo particolare nelle grandi città d’arte. Qui il combinato disposto di frenata dei viaggiatori e allungamento del lavoro agile rischia di far saltare i sistemi imprenditoriali locali. Soprattutto quelli legati alla spesa turistica: dai ristoranti ai bar, fino ai negozi dei centri storici.
Un Sindaco deve, e può agire, all'interno della Sua amministrazione, adoperandosi a progettare e costruire un progetto politico che restituisca a Torino la sua identità storica valorizzandola attraverso la creazione di un assessorato speciale al turismo, che sia in grado di promuovere una strategia di marketing territoriale coerente e sostenibile con il tessuto della città.
A ciò corrisponde uno sforzo di promozione, organizzazione e soprattutto di consapevolezza da parte dell’amministrazione che vada a disincentivare il turismo “mordi e fuggi” in favore di un modello integrato con il resto del Piemonte. Torino deve agire come polo catalizzatore della Regione, anche aumentando il peso dell'aeroporto di Caselle e sviluppando un sistema di trasporto efficace nel permettere ai turisti di raggiungere i vari punti di “interesse” dell’intero territorio.
La potenzialità della geografia della Città Metropolitana Torinese, ove come Metropoli Alpina, si configura come unica in Italia e che proprio dal suo legame con il paesaggio Europeo dell’arco montuoso può trarre le risorse per il superamento della congiuntura negativa attuale.
Torino è sempre stata capace di mettere a sistema le intelligenze pubbliche e private, istituzionali ed imprenditoriali, e pertanto necessita riprendere queste capacità ponendo al “centro” della politica territoriale la città e i cittadini.
Tra i vari temi e importante lo sviluppo del turismo di prossimità per permettere la scoperta dei tesori del territorio torinese in ambito artistico, culturale, religioso. In questo senso diventa fondamentale la creazione di percorsi tematici capaci di coinvolgere in una progettualità operativa le strutture ricettive, ristoranti e trasporti locali.
Promozione del turismo sportivo relativamente a cicloturismo, escursionismo, running e arrampicata sono altri temi da trattare con la dovuta importanza. Il Comune deve quindi dotarsi di una piattaforma non solo per segnalare i vari percorsi, sentieri, collegamenti, luoghi di interesse e attività per acquisto, riparazione e manutenzione delle attrezzature, ma anche un sistema di visibilità gestionale dei contenuti atti a consentire alle strutture turistiche di ridurre al minimo le provvigioni ai portali internazionali di prenotazioni, in quanto le richieste di intermediazione, le provvigioni, riducono gli utili delle attività.
Costruzione di nuovi ostelli per la gioventù e sviluppo di un’offerta turistica integrata capace di attrarre giovani dal resto dell’Italia e del mondo.
Le varie tipologie di turismo possono essere gestite a sistema per ampliare i vari settori turistici che, ad esempio, a partire da quello enogastronomico si può avere il coinvolgimento di agriturismi, piccoli produttori locali, aziende vitivinicole, sagre, scuole di formazione.
La promozione del turismo può, e deve, essere legato anche ai grandi eventi sportivi, culturali, artistici e congressuali favorendo una pianificazione pluriennale che possa agire sui diversi settori e che pertanto potranno così interagire tra loro, sviluppando strategie che possano incentivare i turisti a fermarsi in città per una durata superiore a quella dell’evento in sé proprio perché potranno essere presenti una moltitudine di interessi.
Il nostro territorio è pregno di percorsi per il turismo alternativo (urban exploration, archeologia industriale, turismo d'impresa, documentazione storica) che potranno essere affiancati all’importante patrimonio immobiliare, storico e produttivo della città.
La creazione di quel portale online, che prima avevo citato, deve anche servire ad incentivare e supportare il turismo locale, attraverso il quale promuovere e far conoscere alberghi, B&B, ristoranti, percorsi e musei del territorio torinese."