Economia e lavoro - 10 settembre 2021, 07:00

Impianto elettrico civile: come deve essere fatto

Gli impianti elettrici civili sono quelli che tutti noi abbiamo in casa, che permettono di utilizzare i vari elettrodomestici e di poter godere dell'illuminazione.

Impianto elettrico civile: come deve essere fatto

Gli impianti elettrici civili sono quelli che tutti noi abbiamo in casa, che permettono di utilizzare i vari elettrodomestici e di poter godere dell'illuminazione. Ma come è fatto un impianto civile e quali caratteristiche dovrebbe avere?

Come si realizza un impianto civile

Un impianto elettrico è composto da diversi elementi necessari al funzionamento del circuito elettrico, e il suo funzionamento è regolato da alcune normative. Le prestazioni di un impianto elettrico vengono determinate in base alla superficie della casa, ovvero 3 kW fino a 75 mq, che diventano 6 kW per superfici oltre ai 75 mq per gli impianti di nuova fattura. Invece, per gli impianti elettrici già esistenti la prassi è di 3 kW di potenza impegnata, mentre qualora ci dovesse essere un utilizzo superiore di energia elettrica, ad esempio con l'installazione di nuovi elettrodomestici, si può far passare l’utenza da 3kW a 4,5 kW, fino addirittura a 6 kW. Per richiedere una maggiore potenza occorre effettuare una richiesta al gestore, che valuterà di caso in caso. Per la realizzazione di un impianto elettrico civile sono necessarie ovviamente alcune competenze tecniche e una buona dose di manualità. A stabilire le modalità di realizzazione, naturalmente ci sono alcune normative: la norma Cei 64-8 del 1° marzo 1993 e la variante V3 del 2011. Queste due leggi stabiliscono le modalità di realizzazione e le regole sulle prestazioni.

È sempre bene evitare di compiere questi lavori in autonomia se non si è dei professionisti. Affidarsi a tecnici ed esperti per la realizzazione di un impianto civile garantisce un buon lavoro svolto in totale sicurezza. RB Impianti ad esempio, progetta e realizza impianti elettrici civili dal 1952 e si occupa della loro manutenzione.

Infatti, secondo le norme CEI, a realizzare un impianto elettrico possono essere solo aziende iscritte alla Camera di Commercio. Inoltre, anche per eventuali modifiche, è sempre meglio rivolgersi a un professionista. Un errore di progettazione in un impianto elettrico potrebbe portare a diversi problemi, come ad esempio il non avere sufficiente energia elettrica in tutta la casa.

Elementi degli impianti civili

Ogni casa è dotata di un contatore, che viene fornito dall'azienda di energia elettrica. Questi contatori possono avere potenze diverse, che di solito hanno come valore minimo i 3kW, utilizzati per case con superfici fino a 75 mq, e di 4,5 kW e 6 kW per abitazioni più grandi. Non necessariamente poi un impianto deve utilizzare questi valori, ma è importante che possa supportare queste potenze, in caso di necessità.

Altro elemento fondamentale è il centralino. Qui, partendo dal contatore, arrivano tutti i cavi elettrici della casa. Il centralino, detto anche quadro generale, solitamente si trova dentro casa, vicino all'ingresso. All'interno del quadro generale ci sono gli interruttori magnetotermici e l’interruttore differenziale salvavita. Si tratta di strumenti utili alla sicurezza, infatti sono sensibili al surriscaldamento e, interrompendo la corrente, servono a evitare gli incendi.

Altri elementi degli impianti civili sono: le prese per l'attacco degli elettrodomestici, gli interruttori per il controllo della luce e la messa a terra dell'impianto.

Se si ha la possibilità di decidere come predisporre gli interruttori, occorre sempre ricordare come verranno posizionati gli elettrodomestici. Solitamente in cucina ne serviranno di più, vista la quantità di elettrodomestici necessari.

Cosa sono i circuiti

Un impianto elettrico solitamente viene suddiviso in circuiti. Questi possono essere a 16 Ampere, di solito sono quelli utilizzati per le prese che vengono posizionate a 30 centimetri da terra, oppure a 10 Ampere, quelli utilizzati per le luci e un circuito di alimentazione, e a 12 V, per i circuiti di chiamata come l'allarme di emergenza che si trova in bagno.

All'interno di un appartamento, i cavi conduttori sono tre: uno per la fase in corrente, che di solito è di colore nero, ma anche rosso, grigio o marrone; uno per il neutro, di colore azzurro; e uno per la messa a terra, che solitamente viene reso riconoscibile dal colore giallo o verde.

Tipologia di impianto

Quando si realizza un impianto elettrico civile occorre anche pensare a che tipologia di impianto ci serve. Infatti, gli impianti elettrici civili possono essere sia esterni oppure incassati all'interno delle pareti. I cavi dell'impianto saranno poi collegati tramite le cosiddette scatole di derivazione.

Quali caratteristiche dovrebbe avere

La norma CEI 64-8, che abbiamo già nominato, regola e prende in considerazione tutti gli impianti civili a bassa tensione.

Secondo questa norma, nel tempo devono essere sostituite la parti obsolete di un impianto con altre più nuove e performanti. I lavori di installazione devono essere realizzati da un professionista, che sia in possesso dei requisiti e che possa rilasciare la corretta certificazione. Un'abitazione deve avere un interruttore generale salvavita che possa essere utilizzato in caso di emergenza. Inoltre, i cavi elettrici devono essere inseriti in apposite canaline e inseriti all'interno delle pareti. Se invece sono esterni devono essere protetti dalle canaline. Gli interruttori poi devono essere coperti da placche isolanti e fissati al muro.

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