Eventi - 13 settembre 2021, 10:49

A settembre Imbarchino "sempre aperto": il centro culturale lancia un nuovo modello della notte

Uno spazio accessibile 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Senza giorni né orari di chiusura fra aula studio, sleeping concert, rassegne poetiche e teatrali e un bar sempre aperto

Sleeping Concert all'Imbarchino

Sleeping Concert all'Imbarchino

Luogo storico di Torino, Imbarchino è un vero e proprio simbolo della città. Uno spazio dove stare insieme, studiare, prendere il sole, un luogo che ritorna ad essere la casa di Radio Banda Larga.

Nasce da qui e dagli infiniti modi di vivere Imbarchino, l’idea degli organizzatori di lanciare un nuovo format: “Imbarchino sempre aperto”. Una sfida che, per il mese di settembre, porta il nuovo centro culturale nel cuore del Parco della Città a proporre un’offerta culturale gratuita, continuativa e attraverso servizi sempre più innovativi, con una programmazione in grado di aggregare ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette.

Punto di riferimento in costante dialogo con il Parco e lo spazio cittadino circostante, l’obiettivo è anche quello di aumentare sempre di più l’accessibilità dell’area. Una maggiore frequentazione porterebbe infatti un effetto positivo sul parco, attraendo una maggiore quantità di persone anche in orari non ordinari, garantendo così il presidio costante di uno spazio pubblico.

Un nuovo modello che intende aprire la strada anche a un modo diverso di vivere la notte: “Imbarchino sempre aperto” non sarà solo un luogo di festa, ma uno spazio di cultura e relax dove, oltre ad un’aula studio e coworking sempre accessibile, sarà possibile fare colazione all’alba, ascoltare un reading poetico o semplicemente incontrare vecchi amici.

Un luogo d’incontro, attorno al quale ruotano attività che mettono al centro i professionisti della produzione di contenuti culturali per riposizionare la narrazione della cultura notturna in chiave positiva, dando spinta a un nuovo corso, che propone attività notturne anche alternative al clubbing. Un’idea di divertimento non solo legata a dj set e concerti, dunque, ma volta a testare lo scenario di un vero e proprio luogo ad alto impatto sociale della cultura, grazie a una casa sempre aperta e accogliente sul fiume, con un bar attivo a tutte le ore del giorno - nel pieno rispetto dei limiti di legge, a partire dallo stop alla somministrazione di alcolici notturna - per pranzare e cenare in compagnia, con un palinsesto di attività ampio e inclusivo. 

Fra le nuove attività proposte, non solo un bar, una radio e un’aula studio e/o aree coworking al chiuso e all’aperto, con acqua gratuita. Immaginando ventiquattro ore da passare all’Imbarchino, la giornata prende il via con una lezione di yoga prima della colazione e attività legate al wellness per sfruttare tutte le potenzialità di un punto verde della Città di Torino, che permette anche attività sportive nel parco.

Si prosegue con laboratori per grandi e piccini, fino ad arrivare al pranzo all’aperto prima di studiare e lavorare, senza farsi mancare pomeriggi all’insegna del poetry slam, contest fra poeti che mettono in scena reading e narrazioni letterarie, oltre a dj set e tanta musica live, ma anche sfilate di moda e rassegne teatrali, a partire dagli spettacoli a tema ambientale grazie ad una  fruttuosa collaborazione con Earthink festival.

In tarda serata non mancherà la possibilità di rilassarsi con proiezioni di film, o di addormentarsi grazie a sleeping concert, oltre ad avere a disposizione una radio in diffusione continua, che di giorno coinvolge la cittadinanza e di sera accompagna il riposo.

 

Un esperimento che rappresenta un primo tassello per la ripartenza di un’area nel cuore del Parco della Città, attraverso un modello che - se riuscirà a superare la sfida della sostenibilità oltre il mese di settembre - potrà svolgere un ruolo da “apripista” verso nuove strade da percorrere e verso modelli replicabili e virtuosi della notte.

“L'Imbarchino è un bene comune - afferma Umberto Ascheri, fra gli organizzatori del centro culturale - che ci impegniamo a rendere il più possibile disponibile ai cittadini e frequentatori di quest’area della Città. L’Imbarchino aperto, inteso quindi come presidio di socialità ma anche servizio igienico, aula studio e luogo di somministrazione di alimenti e bevande, rende un servizio a una parte del Parco del Valentino e come tale lo abbiamo progettato per essere sempre accessibile a tutti e tutte, senza barriere di natura economica o sociale all'ingresso. Fin dall’apertura abbiamo aperto ogni giorno (fatte salve le chiusure obbligatorie per COVID e, il primo anno, a causa dell'esondazione del fiume), anche con la neve e con la pioggia, ma anche il freddo della stagione invernale, anteponendo l'obiettivo di natura sociale e aggregativa, a qualsiasi valutazione di tipo economico e commerciale. Dal 2019 abbiamo infatti il privilegio con la Società Benefit Va Lentino Srl e le associazioni Banda Larga e Amici dell'Imbarchino, di gestire questo storico immobile di proprietà della Città di Torino, che abbiamo ristrutturato e aperto al pubblico, con l'obiettivo unico di farne un punto di riferimento cittadino per le attività culturali ed aggregative. Un compito ed un impegno, che intendiamo portare a termine.”

Comunicato Stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di TorinOggi.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU