Attualità - 19 settembre 2021, 16:22

Bardonecchia, larga adesione alla passeggiata evocativa per celebrare i 150 anni del traforo del Frejus

Numerosi turisti italiani e francesi hanno seguito le tre guide che hanno illustrato durante il percorso il contesto storico-politico-economico in cui nacque l'iniziativa di realizzare il traforo nel 1871

Bardonecchia, larga adesione alla passeggiata evocativa per celebrare i 150 anni del traforo del Frejus

Ieri, sabato 18 settembre, si è svolta la programmata passeggiata evocativa, inserita nella tre gironi di festeggiamenti organizzati dalla Civica Amministrazione per celebrare il 150° anniversario dell’apertura al traffico del Traforo Ferroviario del Frejus, avvenuta il 17 settembre 1871, con il primo viaggio Torino-Modane. 

Numerosi turisti italiani e francesi, accompagnati da tre esperte ed appassionate guide, Mauro Minola, storico e scrittore di  numerose pubblicazioni  sulla storia della Valle di Susa, autore di  “Traforo e ferrovia del Frejus-La linea Torino-Modane”, Edoardo  Tripodi, delegato della Federazione Italiana Modellismo Ferroviario e Walter Re, ricercatore bardonecchiese, hanno illustrato, con l’ausilio di immagini e documenti, il contesto storico-politico-economico e sociale in cui è nata e si è sviluppata l’idea di realizzare il traforo. 

La passeggiata evocativa è iniziata in via della Rho 46, davanti alla casa natale di Giuseppe Francesco Médail, (Bardonecchia 24 settembre 1784 - Susa 6 novembre 1844), Commissario alle dogane a Susa e imprenditore, l’uomo che per primo concepì l’idea del Traforo Ferroviario del Frejus, si è sviluppata lungo la centralissima via del capoluogo dedicata all’illustre bardonecchiese con tappa al monumento realizzato a ricordo dell’ideatore del Traforo disegnato da Lorenzo Rivetti, posto poco distante, su iniziativa della Sezione di Susa del Club Alpino Italiano, il 14 agosto 1881 e recentemente spostato. 

Dopo una sosta informativa al Dopolavoro ferroviario, a due passi dai binari e dai treni, la passeggiata si è conclusa al portale monumentale del Traforo ferroviario, con un lungo applauso di ringraziamento alle tre guide per la loro competenza e prolungata disponibilità.  

Nel capoluogo ci sono tre vie dedicate a Germain Sommeiller, Sebastiano Grandis e Severino Grattoni, gli ingegneri che hanno redatto il progetto definitivo del Traforo Ferroviario del Frejus e una cima (3.333 m. s.l.m.) sopra il vallone di Rochemolles, che sovrasta il ghiacciaio, già denominata Monte Balme oppure Rognosa di Galambra, porta ora il nome di Punta Sommeiller.

comunicato stampa

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