Il ritratto di Papa Giovanni Paolo II è arrivato a destinazione, nel santuario a lui dedicato e alla baita dei salesiani. Cristian Moroni, con la sua cavalla Furia, ha coronato uno dei suoi sogni, e in questo traguardo c’è un pezzo di Pinerolese, perché le copie del ritratto gli sono state consegnate quando era Cumiana.
La coppia che sta seguendo il perimetro dell’Italia a cavallo, è giunta il 29 settembre a Les Combes d’Introd, il piccolo villaggio di casette in pietra della Valle d’Aosta occidentale, situato fra i Comuni di Introd e Arvier, ai margini del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il luogo è oggi anche conosciuto come ‘Lieu dit du Saint Père’ ovvero ‘luogo detto del Santo Padre’, in ricordo di Papa Giovanni Paolo II che lo scelse come meta delle sue vacanze estive.
Così Moroni ha potuto consegnare, fra quei luoghi che il Santo Padre tanto amava, il ritratto da lui realizzato. “Il giorno prima che morisse, mi è apparso in sogno. Eravamo abbracciati, ed eravamo in montagna – ricorda Moroni –. Così ho avvertito dentro di me il desiderio di fare qualcosa, anche se non sapevo esattamente cosa. Ed il desiderio ha preso forma inizialmente realizzando un suo ritratto, l’ho realizzato con una matita HB, gomma pane, e un po’ di pastello nero”.
Quando, lo scorso 24 maggio, da Roccasecca dei Volsci, in provincia di Latina, è partito con la sua Furia per girare l’Italia, ha pensato che quel ritratto dovesse giungere lì, fra quelle montagne che Papa Wojtyla amava, e che erano presenti in sogno.
Una storia che ancora una volta sottolinea la grande collaborazione e solidarietà che quest’impresa di Cristian e Furia sta smuovendo: “Il ritratto originale è rimasto a casa, ma ne ho stampate due copie, e le ho fatte plastificare. Però quando siamo partiti il viaggio era ancora così lungo, che era impensabile portarmele dietro – racconta Moroni –. Me le ha successivamente spedite mia mamma, a casa di una famosa amazzone, che ha girato la Mongolia a cavallo: si chiama Paola Giacomini e abita in Val Susa. Paola si è resa disponibile a ricevere i ritratti a casa sua, e ha poi raggiunto me e Furia al maneggio di fronte al bioparco Zoom a Cumiana, consegnandomi i ritratti”.
Adesso una copia del ritratto si trova al Santuario di Les Combes, e l’altra alla baita dei salesiani originariamente nata come casa vacanze per i seminaristi, frequentata da Giovanni Paolo II fra il 1989 e il 2004, durante il suo papato, ed oggi trasformata in ‘Maison Musée Jean Paul II’: un vero e proprio santuario della memoria dove sono conservati immagini, documenti e oggetti personali che Papa Carol Wojtyla usava durante le sue vacanze valdostane, compresa la scrivania alla quale si sedeva per lavorare.
Ora Cristian e Furia sono pronti a nuovi passi e nuove avventure: “Cercheremo di mantenere il più possibile il perimetro dell’Italia, facendo attenzione anche alle condizioni meteorologiche, e a non salire troppo di quota. Salendo a Les Combes, abbiamo fatto un pezzetto di Francia. Ora l’itinerario prevede di proseguire l’arco alpino, fino a raggiungere Trieste, ma io e Furia siamo stati invitati a partecipare alla celebre Fiera dei cavalli di Verona, che è al di fuori del nostro itinerario – prosegue Moroni – dunque verranno a prenderci, entro il prossimo 7 novembre, e finita la fiera ci riporteranno dove ci avranno presi. Ipotizzo ci troveremo a Lugano, oppure a Como, in quella zona lì”.
Moroni ci ha preso gusto a sognare, e a coronare i suoi sogni, assieme alla sua Furia, cavalla amica e complice: “Quando questo viaggio sarà finito, non torneremo alla vita di prima. Ricominceremo a viaggiare, voglio continuare a viaggiare così, per l’Italia. E certamente torneremo a Fenestrelle, alla Fortezza più grande d’Europa, in quella zona della Val Chisone dov’è rimasto un pezzo del mio cuore – conclude –. Poi, chissà che la storia mia e di Furia non diventi un film”.