Politica - 07 ottobre 2021, 13:39

Azienda Zero, iniziata la discussione in Consiglio regionale: all'esame i primi emendamenti

Si tratta di un'occasione per ordinare al meglio le Asl piemontesi e fornire all'Assessorato una struttura in grado di gestire la complessità della Sanità

Luigi Icardi

L'assessore alla Sanità, Luigi Icardi

Con l’esame dei numerosi emendamenti, proposti soprattutto dalla minoranza, è ripresa oggi in Consiglio regionale la discussione della Proposta di legge per istituire l’Azienda Zero, presentata dal gruppo Lega.

Il provvedimento, illustrato nella seduta di ieri dal presidente della Commissione Sanità (Lega), primo relatore di maggioranza, rappresenta un’occasione per ordinare al meglio le Asl piemontesi e fornire all'Assessorato una struttura in grado di gestire la complessità della Sanità, messa a dura prova dalla pandemia. Le funzioni più rilevanti della nuova struttura, pensata per garantire lo svolgimento e il coordinamento intraregionale di numerose attività, spaziano dalla gestione dell’emergenza-urgenza extraospedaliera e delle attività del 118, del numero unico di emergenza 112 e del 116117 alla centralizzazione e programmazione degli acquisti per le Aziende sanitarie. Ma anche dal supporto e coordinamento della rete logistica distributiva alla gestione e allo sviluppo del sistema informativo di telemedicina e al coordinamento in materia di medicina territoriale, con particolare riferimento ai percorsi di presa in carico e gestione dei pazienti fragili-cronici e di continuità ospedale-territorio e delle attività relative alla assistenza primaria.   

Il secondo relatore di maggioranza, del gruppo Fdi, ha sottolineato che scopo dell’Azienda Zero è aumentare l’efficienza e l’efficacia del Sistema sanitario piemontese contenendo i costi e mantenendo i servizi.

I quattro relatori di minoranza, pur riconoscendo meriti al provvedimento, hanno criticato alcune parti dello stesso. Per il M5s l’Azienda Zero rischia di configurarsi come una sorta di replica dell’Assessorato e di sovrapporsi a Scr per quanto riguarda gli acquisti, mentre il M4o ha rilevato che essa avrebbe dovuto nascere all’interno della cornice del Piano sociosanitario regionale e non in sua assenza.

Per il Pd è un problema permettere che l’Assessorato possa attribuire all’Azienda Zero eventuali nuove funzioni senza passare attraverso una legge e che si stanzino per il suo funzionamento 3 milioni di euro l’anno senza una previsione di quanto ammonteranno gli eventuali risparmi per il Sistema sanitario piemontese.

Luv – infine – ha rilevato la duplicazione delle strutture e delle catene di comando dell’Assessorato, evidenti anche nel corso della pandemia e la necessità che l’Assessorato, anziché una nuova Azienda, si domandi cosa gli manchi per essere più forte e svolgere al meglio le proprie funzioni.

Daniele Angi

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