Prosegue senza sosta il tour dei mercati di Paolo Damilano, candidato sindaco del centrodestra. Tra i banchi di via Onorato Vigliani, nel mercato traslocato da piazza Bengasi causa lavori, di fatto Damilano viene già riconosciuto come sindaco. Ed è proprio nei mercati che l’aspirante primo cittadino, indietro di 5 punti percentuali rispetto a Stefano Lo Russo, lancia continui appelli ai cittadini: “Più dei metà dei torinesi non sono andati a votare, bisogna andare a votare”.
L’appello di Damilano ai mercati
Una frase ripetuta come un mantra, tanto ai clienti quanto ai mercatali: “I cittadini hanno capito la serietà delle nostre proposte, noi ci proponiamo per il cambiamento. Aiutateci, andate a votare e fate votare tutti i vostri amici: se protestiamo non andando a votare, consegniamo la città a quelli che l’hanno governata male” è l’appello di Damilano. “Stiamo cercando di convincere tutti i cittadini ad andare a votare, spiegandogli che i prossimi 5 anni sono troppo importanti e fondamentali. Bisogna votare, esprimere un parere e mettere la città nelle mani di chi si candida per portare lavoro e buste paga sulla città” spiega il candidato sindaco del centrodestra.
La trasformazione dei mercati sognata da Damilano
Damilano, di fatto, si presenta come l’unica possibilità di cambiamento: “I risultati delle scorse giunte sono sotto gli occhi di tutti, non devo nemmeno commentarli: quello che io mi propongo di fare è di portare buste paga a Torino. Vede, possiamo discutere di spostare i mercati, ma senza salari e persone che possono spendere, i mercati muoiono. I mercati chiudono. Dobbiamo portare lavoro a Torino”. Rimane la sua idea di trasformare i mercati in luoghi non solo dediti al commercio, ma con una forte vocazione turistica: “Devono diventare uno strumento dal punto di vista turistico: quando amministreremo la città, li aiuteremo ma dovranno essere loro ad aiutarci dal punto di vista turistico. Sogno mercati più belli e accoglienti”.
Il messaggio a Lo Russo: “Io non alzo i toni”
Con la campagna elettorale che sembra entrare nel vivo, tra battute a distanza e frecciatine, Damiilano sceglie comunque di utilizzare toni sabaudi e pacati: “Io porto avanti idee e programmi, non ci sarà mai asprezza da parte mia. Vedo e constato che dall’altra parte fin dall’inizio della campagna un po’ d’asprezza c’è stata”. Lo svantaggio nei confronti del centrosinistra non sembra comunque spaventare Damilano: “Vado avanti per la mia strada, i cittadini ci hanno premiati mandandoci al ballottaggio dopo 20 anni e la nostra lista civica è la seconda più votata. Abbiamo due circoscrizioni. Il primo tempo si è concluso con soddisfazione, ora chiudiamo il secondo vincendo”.
In chiusure, impossibile non commentare l’uscita “nostalgica” di un neo consigliere eletto in Circoscrizione 6: “In tutti i partiti ci sono persone che esprimono pareri. Questo è un parere molto grave, ho visto che tutti abbiamo preso posizione e distanze”. “Le nostre idee sono molto chiare: siamo liberali, moderati, contro ogni forma di violenza e così lo saremo nei prossimi 5 anni quando amministreremo la città” conclude Damilano.