"Lo sciopero generale dell'11 ottobre è indetto unitariamente da tutte le organizzazioni del sindacalismo di base che, consapevoli della gravità della situazione che vivono le lavoratrici ed i lavoratori, hanno definito una piattaforma di sciopero comune che ha visto l'adesione di ampi settori di lavoratori e delegati aderenti a CGIL CISL UIL, del movimento degli studenti, di molte forze sociali e politiche. A Torino, in particolare, lo sciopero e la manifestazione sono indetti da CUB, Cobas, SI Cobas e USB. È prevista una partecipazione numerosa e vivace che toccherà molti luoghi significativi dei problemi che le lavoratrici ed i lavoratori vivono dall'Ufficio Scolastico Regionale al Comune dove è aperta una vertenza delle lavoratrici delle scuole comunali, dalla Regione a diverse sedi di aziende". Lo spiega Cosimo Scarinzi della Cub Torino.
Parteciperanno, lavoratori e lavoratrici della logistica e dell'industria, della scuola statale e comunale, ciclofattorini e ospedalieri, precari e disoccupati. "La piattaforma pone al centro:
- l'opposizione ai licenziamenti ed alla precarizzazione del lavoro
- la richiesta di forti aumenti salariali
- la difesa della scuola, della sanità, dei trasporti pubblici
- il diritto alla casa e l'opposizione agli sfratti
- il rifiuto del ricatto o green pass o lavoro
- la libertà di organizzazione sindacale e di sciopero
- l'opposizione alle grandi opere inutili e nocive come il TAV
- il taglio della spesa militare e il rifiuto delle missioni militari all'estero.
Lo sciopero e la manifestazione uniranno molte e importanti vertenze categoriali, aziendali, territoriali e sono un momento di apertura di vertenze che si stanno sviluppando e si svilupperanno nei prossimi mesi e che vedono il sindacalismo di base e conflittuale opporsi a un padronato sempre più aggressivo e a un governo che se ne fa strumento".