Economia e lavoro - 08 ottobre 2021, 12:36

Stellantis strozzata dalla crisi dei semiconduttori: solo Mirafiori (con la 500 elettrica) tiene a galla tutta Italia

Secondo i dati Fim Cisl nei primi 9 mesi si a ancora meglio dell'anno del lockdown, ma entro dicembre si rischia di fare peggio. Lunedì 11 ottobre l'incontro con il Governo

catena di montaggio

Solo Mirafiori con la 500 elettrica tiene a galla gli stabilimenti italiani di Stellantis

Lunedì 11 ottobre: ecco la data segnata sul calendario per poter discutere con il Governo (e col Mise) del presente (e del futuro) di Stellantis. Intanto, Fim Cisl fa il punto dei primi 9 mesi del 2021 degli stabilimenti italiani. E scopre che la crisi dei semiconduttori (con le forniture dal resto del mondo che non arrivano) rischia di fare più danni del Covid.

Meglio del 2020, ma solo per ora

"Non è una situazione confortante e non troverà soluzione almeno fino alla prima metà del 2022 - dice Ferdinando Uliano, segretario nazionale dei metalmeccanici Cisl -. I semiconduttori stanno colpendo il settore dell'auto più di quanto fatto dalla pandemia. E solo Mirafiori fa meglio del 2020, in tutta Italia, grazie alla 500 elettrica. E solo questo rende i risultati al di sopra di quelli dell'anno scorso. Altrimenti i dati sarebbero peggiori di quelli del lockdown". I numeri parlano di un +14,2% rispetto ai primi nove mesi del 2020 "e il Gruppo sta preservando la produzione di 500 elettrica per rispettare i parametri imposti per la produzione di elettrico". Risultano così 528.277 unità contro le 462.404 del 2020, ma si sta facendo peggio complessivamente in Italia rispetto al 2019, fino a un -16,3% e il dato finale potrebbe essere peggiore anche dell'anno scorso.

Servono garanzie dal Governo

Solo Modena resiste, insieme a Mirafiori, senza sospensioni delle attività. Ma Maserati (a Grugliasco) potrebbe invece fermarsi con uso della cassa integrazione. Ci sono stabilimenti in Italia che potrebbero lavorare, nell'immediato futuro, per soli 7 giorni al mese. "Al governo chiederemo conferme sull'applicazione del piano di investimenti, comprese le nuove produzioni torinesi legate a Gran Cabrio e Gran Turismo. Temiamo che il calo delle vendite e dei ricavi possano rallentare il processo", dice Uliano.

Torino spinta dalla 500 elettrica, Maserati in bilico

La 500elettrica con il lancio a fine 2020 ha dato un forte impulso al Polo torinese. Oltre 38mila le unità prodotte, per un totale di 54.289 (contro le 10.776 del 2020). Ma la situazione Maserati resta preoccupante: si rimane ancora sopra il 2020 (16.102 contro 10.776), "e il Gruppo sta forse tutelando i prodotti che garantiscono più margini e dunque liquidità. Ma temiamo che nell'ultimo trimestre dell'anno gli effetti si sentiranno anche qui - prosegue Uliano - e siamo a -60% rispetto ai periodi migliori di Maserati, nel 2017. Soprattutto qui è indispensabile che si proceda sugli investimenti presentati, perché i numeri sono in flessione e si deve rilanciare il marchio, cosa che anche i vertici Stellantis hanno sempre dichiarato di voler fare".

Massimiliano Sciullo

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