Politica - 20 ottobre 2021, 12:04

Allasia: “La sicurezza sul lavoro è una priorità sociale”

Le parole del Presidente del Consiglio regionale, aprendo la seduta odierna, in occasione della Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro

minuto di silenzio

Allasia: “La sicurezza sul lavoro è una priorità sociale”

In occasione della Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro, che si è celebrata domenica 10 ottobre, il Consiglio regionale ha ricordato gli 80 lavoratori che hanno perso la vita nel 2020.
Per il presidente Stefano Allasia, “La giornata deve essere un’occasione preziosa per riflettere sui dati. I numeri ci dicono che, rispetto al 2019, c’è stato un preoccupante aumento: questo ci deve rendere più consapevoli della necessità di far crescere la cultura e l’impegno della sicurezza nei luoghi di lavoro.
La sicurezza di chi lavora è una priorità sociale ed è uno dei fattori più rilevanti per la qualità della nostra convivenza. Non possiamo accettare passivamente queste tragedie. Sono stati compiuti importanti passi in avanti nella legislazione, nella coscienza comune, nell’organizzazione stessa del lavoro. Ma tanto resta da fare. Questo deve essere comunque un momento di richiamo forte al tema della sicurezza sul lavoro. Troppo spesso purtroppo la sicurezza, la prevenzione, la formazione sono considerati costi e impedimenti di cui fare a meno.
Il numero di questi incidenti, causati dal mancato rispetto di norme esistenti resta infatti inaccettabile, ma possono e devono essere evitati richiamando alla responsabilità tutte le parti, politiche, sociali e imprenditoriali.
Il nostro pensiero oggi va innanzitutto alle vittime e al profondo dolore dei loro familiari, cui esprimiamo una sincera vicinanza”.

L’assessore ai Rapporti con il Consiglio, Maurizio Marrone, in sostituzione dell’assessore al Lavoro Elena Chiorino, ha esposto in Aula le cifre e la posizione della Giunta.
“Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail in Piemonte fino ad agosto sono state 25.268, il 7.7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre a livello nazionale si registra un +8.5%. La flessione delle denunce è legata quasi esclusivamente alla componente femminile (-22.4%), mentre aumenta quella maschile (+6.3%). Sulla diminuzione ha gravato molto la pandemia Covid, che ha colpito soprattutto le lavoratrici. Prevenzione e formazione devono diventare una strategia per mettere in sicurezza tutti i processi produttivi, con maggiori controlli ed un coordinamento mirato degli interventi. Ė necessario riportare l’attenzione nelle fabbriche, come in ogni luogo di lavoro, dalla sola sicurezza legata alla pandemia, alla prevenzione degli infortuni. La sicurezza sul luogo di lavoro è un diritto sacrosanto, non è demandabile ai singoli e alle sole aziende: oltre alla prevenzione per i rischi già conosciuti, stiamo assistendo a profondi cambiamenti nei nostri luoghi di lavoro e nei modi di lavorare e, mai come in questo momento, abbiamo bisogno di sistemi per la sicurezza e la salute che riflettano queste trasformazioni”
Alla seduta hanno partecipato il diirettore regionale dell’Inail, Giovanni Asaro, e i consiglieri nazionali Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), Elio Balistreri (reggente della sede di Torino), Fabio Schianta (reggente della sede di Novara e Valerio Idile (amministrazione sede di Torino e del Piemonte).

“I dati citati oggi non lasciano spazio alle interpretazioni: il fenomeno continua ad assumere dimensioni sempre più preoccupanti. Proprio per questo, occorre andare oltre la momentanea indignazione e mettere in campo interventi specifici”. Così Sara Zambaia, consigliera regionale della Lega, è intervenuta oggi in aula a seguito della commemorazione delle vittime sul lavoro.

“Tre sono le proposte concrete della Lega - ha spiegato Zambaia - contenute in un ordine del giorno a mia prima firma, depositato questa mattina. Innanzitutto, l’istituzione di un tavolo permanente in Regione al fine di analizzare le cause del trend attuale degli infortuni e individuare misure efficaci di contrasto. Tavolo al quale possano partecipare non solo le associazioni di categoria, ma anche le associazioni che si occupano di vittime sul lavoro e imprese che hanno già attivato politiche virtuose in merito alla prevenzione degli incidenti”.

“Poi - ha proseguito la consigliera leghista -, favorire l’iniziativa legislativa volta a fornire ai familiari delle vittime un sostegno, che possa essere sia economico ad integrazione del fondo finanziato dallo Stato, sia psicologico. Infine, la creazione di un albo regionale di avvocati esperti in reati, colposi o dolosi, collegati agli incidenti sul lavoro”.

“La prevenzione, dunque, dev’essere al primo posto - ha concluso Zambaia -, seguita a ruota da un incremento del benessere dei lavoratori attraverso forme specifiche di consulenza e da un supporto psicologico per superare i traumi”.

comunicato stampa

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