Domani, venerdì 22 ottobre, i taxisti hanno deciso di indire una giornata nazionale di sciopero, con stop alle corse dalle 8 del mattino fino alle 22, assieme a manifestazioni e presidi nelle maggiori città italiane, con Roma centro della protesta più rumorosa e numerosa, con autisti in arrivo da tutta Italia.
A Torino il ritrovo è previsto alle ore 9 in piazza Vittorio, da dove partirà un corteo lungo via Po che si concluderà in piazza Castello, di fronte al palazzo della Regione Piemonte, puntando ad avere un incontro con esponenti della Giunta o con il Prefetto. I taxisti chiedono misure per evitare il dilagare della concorrenza di Ncc e multinazionali straniere.
Questa la nota diffusa dai sindacati di categoria: "Ci siamo sempre fermati ogni volta che una qualunque os ha proclamato un fermo. È una questione di rispetto abbiamo sempre detto. Venerdì 22, sia chiaro a tutti, sciopereremo ancora una volta per evitare che le multinazionali la facciano da padrone distruggendoci e il fermo riguarda tutti! Sono tre anni che chiediamo attraverso un dpcm previsto dalla 12/19, la regolamentazione delle piattaforme tecnologiche, quando vedete gli ncc che prendono le corse al momento siete contenti? Lo trovate Normale? Ci siamo già dimenticati che anche a Torino opera Uber black? Se li lasceremo lavorare come Taxi non lamentiamoci se ci toglieranno il lavoro e se saranno in numero sempre maggiore, scioperando diremo no al far west".