Non si placano le polemiche sugli spettatori "tagliati fuori" dalle Atp Finals nonostante siano in possesso di regolare biglietto. La bomba è esplosa ieri sera quando il Comitato tecnico scientifico Cts ha ridotto la capienza del Pala Alpitour dove da domani si svolgeranno le partite delle Atp Finals di tennis dal 75% al 60%, di fatto lasciando fuori dal palazzetto 1.200 tifosi ogni sessione (gli spettatori saranno 7.200 invece degli 8.400 previsti).
La Città di Torino si difende, dicendosi estranea alle decisioni del Cts. Così come il sindaco Stefano Lo Russo, rammaricato ma anche convinto che la priorità sia quella sanitaria. Resta però il fatto che non si capisce il criterio adottato per decidere chi resta dentro e chi fuori dal palazzetto: la logica prevederebbe che gli "esclusi" fossero gli ultimi ad aver acquistato il ticket, ma non è così. Sui social ci sono utenti che si lamentano poiché rimasti senza biglietti nonostante li abbiano presi da un anno o comunque molti mesi fa, mentre è tutto regolare per chi li ha comprati negli ultimi giorni. C'è da dire che i biglietti venduti ultimamente sono costati di più, quindi potrebbe essere stata fatta una scelta basata sui prezzi, o sui settori, o ancora casuale. Per risolvere il dilemma, che potrebbe avere strascichi legali (sui social sono nati gruppi di tifosi delusi ma si leggono anche di offerte di assistenza da parte di studi legali che si sono proposti), si attende una posizione ufficiale degli organizzatori, che spieghino i criteri di scelta.
Intanto ecco la nota della Città di Torino: "In merito alla mancata concessione, da parte del Comitato Tecnico Scientifico per ragioni di natura tecnica e sanitaria, della deroga che avrebbe consentito di portare dal 60% al 75% la capienza del Pala Alpitour per gli incontri delle Nitto Atp Finals, e la relativa conseguenza di non poter garantire la possibilità di assistere alle gare a tutti coloro che hanno già acquistati i biglietti, la Città di Torino esprime rammarico, ma precisa altresì che non ha alcuna responsabilità in relazione alle scelte del CTS e nella gestione della biglietteria dell’evento".
"Dispiace", ha invece commentato il neo sindaco Stefano Lo Russo, "che non ci sia la piena capienza, ma credo che se sono state prese queste decisioni ci siano delle ragioni scientifiche fondate e, per quello che ci riguarda, noi le sosteniamo".