Eventi - 15 novembre 2021, 14:38

Circolo dei lettori: tutti gli appuntamenti della settimana

Dal 15 al 19 novembre. Tra gli ospiti Guido Catalano, Steve della Casa, Luca Iaccarino, Claudia Apostolo, Fabio Geda, Ozmotic

circolo dei lettori

Circolo dei lettori: tutti gli appuntamenti della settimana

Nuova settimana densa di appuntamenti al Circolo dei Lettori di Torino. 

Da lunedì 15 a venerdì 19 novembre un calendario di incontri letterari, talk ed eventi musicali con ospiti quali Guido Catalano, Claudia Apostolo, Antonio Pascale,  Steve Della Casa, Black Lips, Massimo Giannini, Luca Iaccarino, Bruno Quaranta, Caterina Arcangelo, Gianluca Paolucci, Fabio Geda, Ines Gobetti, Giorgio Brizio, Schneider TM / Lillevan + C. Fennesz / Ozmotic.   

 

lunedì 15 novembre ore 18 | Circolo dei lettori, sala gioco

Tutti i fiori che sei (Rizzoli)

Iacopo Melio in collegamento

con Guido Catalano

12 storie per passeggiare in mezzo alle emozioni

C'è chi alla vigilia di un giorno importante scrive a sua sorella Costanza. Si chiama Iacopo Melio, ha ventotto anni ed è un attivista per i diritti umani e civili. Iacopo, di mestiere, raccoglie e racconta le storie degli altri, storie di ordinaria fragilità e straordinaria resilienza, storie di persone a volte sperdute o sovversive, persone che chiedono risposte o soltanto ascolto. Sono i cavalieri con la macchia e con la paura, come lui ama definirli, e sono quelli che vanno avanti nonostante tutto, che ci provano sempre, che non smettono di sognare e di mettersi in gioco. Sono così i dodici protagonisti delle storie di questo libro, acceso dai colori e dalla poesia di Agnese Innocente e pensato come una passeggiata in mezzo alle emozioni: cogliendo insieme a Costanza un fiore dopo l'altro, percorrendo i sentieri di tante vite, noi lettori torniamo a casa con un pugno di bellezza da tenerci stretta, il cuore più grande e la speranza di vivere in un mondo ogni giorno migliore. Tra i dodici fiori per Costanza, ce n'è uno seminato da Guido Catalano e uno dalla mamma di Iacopo e Costanza, Barbara. Età di lettura: da 11 anni.

 

lunedì 15 novembre ore 21 | Circolo dei lettori, sala grande

In cordata #2

Riallinearsi con la natura

A partire da L'incanto del rifugio. Piccolo elogio dell'ospitalità in montagna (Ediciclo)

di e con Enrico Camanni

e Il sussurro degli alberi. Piccolo miracolario per uomini radice (Ediciclo)

di e con Tiziano Fratus

con Claudia Apostolo
Un passo dopo l’altro, guardando ogni particolare intorno godendosi il percorso: la montagna è un viaggio sensoriale prima che fisico, in grado di metterci in pace con il mondo e noi stessi. Un incontro per riflettere su una nuova sensibilità all’ascolto, al movimento e all’incontro a partire da due titoli di Piccola filosofia di viaggio, la collana di ediciclo editore.

 

martedì 16 novembre ore 18.30 | Circolo dei lettori, sala grande

In cordata #3

Botanica dei sentimenti

a partire da La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini (Einaudi)

di e con Antonio Pascale

Progetto A/V a cura di Superbudda
Video di Daniele Salaris

La seicentesca sala del Circolo dei lettori diventa un bosco. Lo scrittore Antonio Pascale dedica una lezione a come le piante possano insegnarci qualcosa su noi stessi, mentre Superbudda proietta lo spettatore nelle atmosfere e nelle sensazioni di un'avventura senza tempo nella natura. C’è in questo libro l’invenzione di una forma, felicissima e leggera: il racconto in fiore, dove ogni uomo si staglia come un albero, a braccia aperte sotto il cielo. Una ramificazione di storie, intrecciate come l’edera, antiche come il grano, contorte e nodose e belle come i tronchi di olivo. Imparando a leggere le piante forse si scorgono le donne e gli uomini così come sono, nel ciclo spontaneo della loro natura, contraddittoria e vitale. Entrate sotto l’ombra dei rami in fiore: qui ci siete voi.

 

martedì 16 novembre ore 21 | Circolo dei lettori, sala gioco

La scelta (Vallecchi)

Maurizio Zaccaro con Steve Della Casa

L’amicizia, il cinema, gli anni con Ermanno Olmi

nell’ambito di Pagine di cinema

in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte e Museo Nazionale del Cinema

È nel 1978 quando Maurizio Zaccaro inizia a lavorare con Olmi. Da quel momento si instaurerà un rapporto di collaborazione e amicizia che durerà quattro decenni. Questo libro è una traccia molto intima di quegli anni, scritta da un testimone sincero e fedele che pagina dopo pagina disegna il ritratto del proprio “maestro”.

 

martedì 16 novembre ore 21 | Circolo della musica

Black Lips

I Black Lips sono animati da quello scanzonato spirito che sa di sud degli Stati Uniti, condito dal baccano e dall’armonia che riproducono inconfondibilmente il loro sound inimitabile. Nel 2020, il quintetto ha pubblicato l’album Sing in a world that’s falling apart con Fire Records e hanno così dato vita alla più cupa, straniante e migliore raccolta di canzoni da loro prodotta dagli anni Zero. Il risultato di due decenni di vita esagerata, notti selvagge e un’attitudine eccezionale è quel che rende unici i Black Lips e i loro live.

Ingresso € 12 + dp acquistabile su vivaticket.it

 

mercoledì 17 novembre ore 18 | Circolo dei lettori, sala grande

È gradita la camicia nera (Rizzoli)

Paolo Berizzi con Mauro Berruto e Massimo Giannini

Verona, la città laboratorio dell’estrema destra tra L’Italia e l’Europa

Nel cuore del ricco Nordest, Verona è il laboratorio italiano dell’estrema destra di potere. Qui ex skinhead e animatori di festival nazirock, capi ultrà che allo stadio inneggiano a Hitler ed esaltano “una squadra a forma di svastica”, tradizionalisti cattolici nemici giurati dell’illuminismo, dello Stato unitario e del “dilagante progressismo ecclesiale”, avvocati dal saluto romano fin troppo facile, promotori di cene e gite in cui “è gradita la camicia nera” entrano in consiglio comunale nella lista del sindaco, organizzano manifestazioni finanziate dal Comune, diventano presidenti di società partecipate o della commissione sicurezza, finiscono a capo dell’Istituto per la storia della Resistenza... In questo libro, Paolo Berizzi racconta le vicende e le contraddizioni di una città unica. Riavvolge il filo che risale non solo ai tempi della repubblica di Salò, di cui Verona fu una delle capitali, ma addirittura agli albori del movimento fascista, visto che quello di Verona fu, nel 1919, il “fascio terzogenito”, nato appena due giorni dopo la fondazione dei Fasci di combattimento in piazza San Sepolcro a Milano. Mostra il fertile terreno di coltura che ha alimentato l’eversione nera, da Ordine Nuovo alla Rosa dei venti al Fronte Nazionale di Franco Freda, o i deliri dei due serial killer che, firmandosi Ludwig, intendevano ripulire il mondo dalla “feccia morale e sociale”, sterminando prostitute, omosessuali, senzatetto, tossicodipendenti, presunti viziosi, preti scomodi. Fotografa un presente in cui la destra radicale monopolizza il tifo calcistico, le proteste ai tempi della pandemia, eventi come il Congresso mondiale delle famiglie. Verona è oggi l’immagine di un possibile futuro per l’Italia e per l’Europa, e questo libro è un invito a non distogliere lo sguardo.

 

mercoledì 17 novembre ore 18.30 | Circolo dei lettori, sala gioco

Cucina piemontese contemporanea (EDT)

Matteo Baronetto con Luca Iaccarino

45 iconiche ricette interpretate dal cuoco del ristorante Del Cambio

in collaborazione con Libreria Internazionale Luxemburg

La cucina piemontese è una delle più amate in Italia e nel mondo. L’insalata russa e gli agnolotti, la bagna cauda e il fritto misto, il gran bollito e i tajarin, la panna cotta e il bunet sono esempi di piatti che si trovano sulle tavole non solo di Torino o di Alba, ma di Roma come di Singapore. Il motivo di questa fortuna è un incrocio che si verifica di rado, anche in una terra generosa come quella del Buon Paese: non solo i migliori prodotti – le carni e i formaggi, il tartufo e il Barolo –, ma una tradizione popolare che nei secoli s’è intrecciata con quella delle tavole di corte, con le influenze francesi. Dunque la cucina piemontese è verace ma tecnica, golosa ma raffinata, così come risulta già in “Cucina borghese semplice ed economica”, il manuale scritto da Giovanni Vialardi nel 1873: biellese di Salussola, Vialardi era diventato il cuoco di Carlo Alberto e sarebbe rimasto presso i Savoia fino al 1853 sotto Vittorio Emanuele II; una volta in pensione, scrisse quello che viene ritenuto il manuale fondativo della cucina piemontese moderna. Ora, a quasi centocinquant’anni da quel titolo, il cuoco Matteo Baronetto sancisce il passaggio dal moderno al contemporaneo. La cucina piemontese naturalmente s’è evoluta, cambiando tecniche, alleggerendo le preparazioni, migliorando gli ingredienti. Di questo processo c’è traccia nei ricettari che includono piatti piemontesi, ma Baronetto cerca una sintesi mai provata: codificare la cucina piemontese di oggi, che rispetta il passato ma lo intreccia con il presente. Baronetto sa bene cosa voglia dire confrontarsi con la Storia: dal 2014 conduce Del Cambio, il ristorante fondato nel 1757 a Torino, quello preferito da Camillo Benso Conte di Cavour, uno dei locali più storici e belli al mondo, un indirizzo che ha saputo mettere una accanto all’altra la sala classica con quella concepita da Michelangelo Pistoletto, le ricette antiche e la sensibilità di oggi. Ci voleva uno dei cuochi più sensibili d’Italia per toccare con rispetto e umiltà uno dei grandi patrimoni gastronomici del pianeta e renderlo contemporaneo. Con la consapevolezza che la cucina piemontese non si riscrive. Si attualizza. E si tramanda.

 

giovedì 18 novembre ore 18 | Circolo dei lettori, sala grande

Il talento del cappellano (Einaudi)

Cristina Cassar Scalia con Bruno Ventavoli

Due corpi, la neve sull’Etna, un mistero

Un cadavere che scompare, poi riappare. Un duplice omicidio accompagnato da una macabra messinscena. Con il Capodanno alle porte, pasticcio peggiore non poteva capitare al vicequestore Vanina Guarrasi. Se poi una delle vittime è un prete, il caso diventa ancora più spinoso. Comincia tutto in una notte di neve, sull’Etna. Il custode di un vecchio albergo in ristrutturazione chiama la Mobile di Catania: nel salone c’è una donna morta. Quando però i poliziotti arrivano sul posto, del corpo non vi è più traccia. Ventiquattr’ore dopo viene ritrovato nel cimitero di Santo Stefano, proprio il paese dove abita la Guarrasi. Al suo fianco è disteso un uomo, un sacerdote, anzi un monsignore, assai conosciuto e stimato; entrambi sono stati uccisi. Intorno a loro qualcuno ha disposto fiori, lumini, addobbi. Il mistero si dimostra parecchio complesso, oltre che delicato, perché i conti, in questa storia, non vogliono mai tornare, un po’ come nella vita di Vanina. L’aiuto

del commissario in pensione Biagio Patanè può risultare al solito determinante. Quell’uomo possiede un intuito davvero speciale, ma ha il vizio di non riguardarsi. Una cattiva abitudine che, alla sua età, rischia di essere pericolosa.

 

giovedì 18 novembre ore 21 | Circolo dei lettori, sala gioco

Una città per Proust (Hacca)

Bruno Quaranta con Caterina Arcangelo e Giovanni Tesio

La tappa torinese nella Recherche

a cura di Cooperativa Letteraria

in collaborazione con CISLE - Centro Internazionale Studi sulle Letterature Europee

Quando il treno del Narratore, in arrivo da Venezia e diretto a Parigi, fa sosta alla stazione di Porta Nuova. Un istante – come scrive nella prefazione Mariolina Bertini – di cui “si è impadronito Bruno Quaranta”, facendone “una sorta di aleph borgesiano: il punto che racchiude un mondo intero, un mondo potenzialmente infinito. È il mondo degli echi, delle corrispondenze, delle analogie che intessono una fitta rete tra il Piemonte e la proustiana Ricerca”. A dispiegarsi è un “settimino” dove il viaggiatore in punta di madeleine si cala nella capitale subalpina. La città gli si socchiude a poco a poco, di liaison in liaison con la sua vita mentale. Tra luoghi e personaggi. I viali, i giardini, le ville, i critici della sua opera (in primis Giacomino Debenedetti), gli scrittori indigeni affini e no, le corrispondenze musicali… Torino “coi mille odori che vi sprigionano le virtù, la prudenza, le abitudini, tutta una vita segreta, invisibile, sovrabbondante e morale”.

 

giovedì 18 novembre ore 21 | Circolo dei lettori, sala grande

Oligarchi (Laterza)

Jacopo Iacoboni e Gianluca Paolucci

con Anna Momigliano, “New York Times” e “Foreign Policy”

Come gli amici di Putin stanno comprando l’Italia

Soldi, molti soldi, traffici opachi, storie di spionaggio. Un viaggio nel potere segreto degli oligarchi, un gruppo ristretto di persone spesso legate a Putin e connesse tra loro che ha conquistato un’influenza in Italia decisamente allarmante. Secondo studi recenti la Russia ha la quota più alta al mondo di dark money, soldi opachi detenuti all’estero: un trilione di dollari. Si stima che un quarto di questi sia collegato a Vladimir Putin e a suoi stretti associati, e il Cremlino sembra sempre più capace di pilotare operazioni aggressive. L’Italia è uno dei pezzi di questo grande gioco: gli oligarchi russi in Italia investono e comprano grandi proprietà. Agiscono portando avanti attività che sono a volte al confine con lo spionaggio. Il libro ricostruisce la loro rete di rapporti in Italia: troveremo i rapporti dei servizi segreti italiani sugli investimenti fatti per sostenere operazioni di influenza politica, i passaggi in Italia degli avvelenatori di Skripal, la ricostruzione puntuale dei giganteschi flussi di denaro dalla Russia verso il nostro paese. Così come le relazioni e le onorificenze della Repubblica a personaggi sanzionati da Usa e Ue e le timidezze dei due governi Conte. Vicende che sembrano uscite da un romanzo di John le Carré, ma che sono drammaticamente reali e ci riguardano da vicino.

 

venerdì 19 novembre ore 18 | Circolo dei lettori, sala grande

Jungle Nama (Neri Pozza)

Amitav Ghosh

con Fabio Geda, Ines Gobetti e Giorgio Brizio (Fridays for Future)

Il racconto della giungla, racconto in versi per parlare di cambiamento climatico

illustrato da Salman Toor

Il racconto della giungla è l’adattamento in versi di Amitav Ghosh di un episodio della leggenda di Bon Bibi, un racconto popolare nei villaggi nelle Sundarbans. È la storia del ricco e avaro mercante Dhona, del povero ragazzo Dukhey e di sua madre; è anche la storia di Dokkhin Rai, un potente spirito che appare agli umani nelle sembianze di tigre, di Bon Bibi, la benigna dea della foresta, e di suo fratello, il guerriero Shah Jongoli. La versione originale di questa leggenda, risalente al diciannovesimo secolo, è composta in un metro di versi bengalesi noto come dwipodi poyar. Il racconto della giungla è un libero adattamento della leggenda, raccontata interamente in un metro, simile al poyar, di ventiquattro sillabe che replicano la cadenza dell’originale. Per la prima volta Amitav Ghosh si rivolge ai lettori più giovani, evocando la meraviglia nelle Sundarbans e affrontando un tema delicato e attualissimo: quello del cambiamento climatico. Il libro è riccamente illustrato dal famoso artista Salman Toor.

 

venerdì 19 novembre ore 21 | Circolo della musica

SCHNEIDER TM / LILLEVAN + C. FENNESZ / OZMOTIC

 

SCHNEIDER TM / LILLEVAN

Schneider TM è lo pseudonimo di Dirk Dresselhaus, musicista berlinese ex membro di numerose band indie-rock tedesche. Il progetto Schneider TM nasce nel 1998 con Moist, il primo album di fama internazionale, nato in perfetto accordo con le tipiche sonorità della techno berlinese. Schneider TM oscilla tra dinamiche avventurose di pop music elettronica e sperimentazione, qualche volta anche nella forma musicale dell’improvvisazione. Lillevan è stato fondatore del gruppo musicale/visual Rechenzentrum e negli ultimi anni ha collaborato con molti artisti tra i quali Fennesz, Vladislav Delay, Tarwater e Morton Subotnik.

 

FENNESZ | OZMOTIC

SYMPHONY ON DIGITAL GRACE

Una sinfonia digitale sul tempo sospeso in cui viviamo e sulla ricerca della bellezza nonostante tutto che nasce da una nuova collaborazione (dopo aver lavorato insieme in Air Effect nel 2015 e Liquid Times nel 2016) tra il noto musicista austriaco Christian Fennesz (“the most pictorial composer -programmer in laptop electronica” (Rolling Stone) e il duo di musica elettronica sperimentale OZMOTIC (“endlessy listenable… kind of coasts in this glossier space ao electronic music that just stays neatly under the radar of categorization…” (Tone Shift). Una collaborazione sintetizzata appieno dalle parole di Jon Wozencroft (cofondatore della Touch label londinese, editore di Fennesz e di OZMOTIC): “ …suspended time of beauty, something about the hideden and its brilliance”.

 

redazione

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