Il Vecchio borgo di Pomaretto ha rinnovato la fontana di vicolo dei Collet, che a lungo svolse il ruolo di lavatoio del borgo.
L’area su cui sorge, era proprietà di Gino Collet e famiglia, ed in seguito a scrittura privata è ora comunale.
“Il lavatoio aveva probabilmente già subito una ristrutturazione negli anni Cinquanta del secolo scorso. Con diverse parti in lamiera, stonava come stile nel contesto del Vecchio Borgo” racconta il primo cittadino Danilo Breusa.
L’opera di restauro in perfetto stile montano, con pietre, legno e angoli fioriti, realizzata grazie al contributo del Bim (Bacino imbrifero montano del Pellice) è il frutto di una collaborazione corale fra aziende e persone, per aggiungere bellezza al paese di Pomaretto.
La ditta Mc di Coutandin Massimo & C. ha fornito le lose per la copertura del tetto, e Giulio Pons ha offerto la consulenza per la posa, mentre la ditta Bouc Walter ha dato supporto per l’illuminazione, e c’è stato il contributo anche dell’impresa edile Roberto Chiavazza.
I lavori sono stati eseguiti da un affiatato gruppo di volontari: Mario Rinaldi, Pierino Barale, Antonio ‘Tony’ Scontus e Carlo Abaclat, ospite del Centro Socioterapico di Perosa Argentina, che da anni svolge la sua opera di ausilio ai lavori pubblici di Pomaretto, e per questo aveva particolarmente sofferto la reclusione forzata causata dalla pandemia.
“È stata bellissima la partecipazione di Carlo, perché davvero, con il suo contributo, negli anni, ha fatto rivivere Pomaretto, diventando una mascotte per il paese. La pandemia aveva interrotto queste sue attività, ma ora, al fianco di Tony Scontus, ha potuto ricominciare” sottolinea Breusa.
Soddisfatto del risultato Scontus: “Abbiamo un’Amministrazione comunale, che punta molto sulla bellezza e valorizzazione del territorio, e la partecipazione collettiva rende possibile ottenere risultati importanti e soddisfacenti, come questo”.