Esportazioni da record, per il Piemonte, che con il terzo trimestre del 2021 si siede al primo banco tra le regioni italiane maggiormente portate a commerciare con i mercati stranieri.
Meglio anche del pre-Covid e meglio delle "sorelle" esportatrici
Secondo i dati di Unioncamere Piemonte, infatti, nei primi nove mesi dell'anno in corso il valore dell'export nostrano è stato di 36,1 miliardi di euro, in aumento del 24,5% rispetto allo stesso periodo del 2020. Una crescita importante, anche se bisogna tenere presente che va riferita a uno dei momenti più difficili, a causa della pandemia. Ma il trend è buono anche confrontandolo con il periodo gennaio-settembre 2019, quando la pandemia non aveva ancora fortemente condizionato il commercio internazionale: +2,9%.
Un risultato, inoltre, che ci pone alle spalle dell'exploit insolito della Basilicata. Ma davanti a tutte le altre regioni del Nord, comprese le quattro "sorelle" che spesso ci finiscono davanti in classifica: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana.
La Lombardia, che incide per il 26,4% sul totale nazionale, ha segnato un incremento delle vendite oltre confine del 21,3%. L'Emilia Romagna e il Veneto hanno mostrato entrambe una crescita del 18,7% rispetto all'analogo periodo del 2020 e la Toscana ha vissuto un'espansione del 22,4%.
"Nei dati dei primi nove mesi del 2021 continua la crescita dell'export regionale: il Piemonte registra la miglior performance all'interno delle principali regioni esportatrici italiane e ottiene risultati superiori a quelli nazionali. Tutti i settori (soprattutto mezzi di trasporto, metalli e meccanica) e tutte le province (sul podio, Asti) segnano andamenti positivi. Continuare a sostenere il "made in" dei nostri prodotti e delle nostri merci è per le Camere di commercio una priorità: l'internazionalizzazione, unita alla digitalizzazione, è la via maestra per far prosperare l'intero territorio e per sviluppare un'economia forte e competitiva" commenta Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte.
Bene mezzi di trasporto e metalli
Il trend evidenziato dalle esportazioni regionali nel periodo gennaio-settembre 2021 è stato positivo per la totalità dei settori di specializzazione piemontesi.
Il risultato migliore appartiene ai mezzi di trasporto che, grazie a un forte incremento della vendita all’estero di autoveicoli, componenti autoveicolari e prodotti aerospaziali, ha vissuto un’espansione sul corrispondente periodo 2020 del 44,2%. Un’intensità analoga ha assunto l’aumento delle esportazioni del comparto dei metalli (+40,2%). Sempre a doppia a cifra, ma con un ritmo di poco inferiore alla media regionale, troviamo la crescita segnata dalla meccanica (+20,7%) e dalla chimica (+20,1%). Seguono la gomma/plastica e l’alimentare con incrementi delle vendite oltre confine pari rispettivamente a +18,7% e +16,3%. Il comparto tessile, gravemente penalizzato durante il 2020, evidenzia un’espansione più lieve (+3,2%) e risulta, inoltre, l’unico settore a mostrare ancora una flessione rispetto ai primi 9 mesi del 2019.
La Francia resta il nostro migliore "cliente"
La Francia si conferma il primo partner per il Piemonte, con una quota pari al 14,0% dell’export piemontese, e segna, nel periodo in esame, un incremento degli acquisti dal Piemonte del 18,7%. Aumenta - a un ritmo più elevato - l’export sul mercato tedesco (+26,1%), che assorbe circa il 13,9% delle nostre vendite oltre confine.
Decisamente positive anche le variazioni registrate verso Spagna (+26,2%), Polonia (+21,5%), Belgio (+23,6%) e Paesi Bassi (+22,2%).
Anche se con un peso sull’export piemontese di poco superiore a un punto percentuale merita di essere evidenziata la prosecuzione del forte incremento delle esportazioni verso il mercato irlandese (+69,9%).
La performance sui mercati extra Ue-27 è risultata ancora più intensa (+25,7%).
Agli ottimi risultati evidenziati sul mercato statunitense (+27,7%) e su quello britannico (+21,8%) si associa il forte incremento evidenziato dalle vendite sul mercato cinese (+41,2%) e su quello brasiliano (+79,3%).
In particolare da un’analisi delle esportazioni piemontesi sul mercato cinese emerge come la performance dei primi 9 mesi 2021 sia imputabile principalmente alla crescita esponenziale della vendita in questo Paese di mezzi di trasporto.
Tra le province, Asti fa meglio di tutti
Asti segna lo sviluppo più elevato (+33,7%), pur mantenendo una quota ridotta delle esportazioni regionali (7,1%). Seguono il Vco e Torino con crescite rispettivamente pari a +32,0% e +30,5% sull’analogo periodo del 2020. Alessandria registra un +25,8%. Al di sotto della media regionale si collocano, invece, i risultati di tutti gli altri territori. In particolare, Cuneo (+20,2%), Vercelli (+16,6%) e Novara (+12,2%). La ripresa meno intensa caratterizza Biella (+9,7%) a causa della specializzazione tessile.