Pinerolese - 11 dicembre 2021, 15:50

Il Governo verso la proroga e si riapre la partita a sei per le Case della Comunità

In ballo ci sono le tre previste dall’Asl, Torre Pellice, Vigone e Cavour, e le aspiranti Cumiana, Airasca e Perosa Argentina

Il Governo verso la proroga e si riapre la partita a sei per le Case della Comunità

Il Governo è orientato a concedere altri due mesi di tempo per sciogliere il nodo del potenziamento della sanità territoriale con i fondi del Pnrr e nel Pinerolese si riapre la partita per le Case della Comunità.

Se c’è un accordo sulla ripartenza degli ospedali di Pomaretto e Torre Pellice, come ‘Ospedali della Comunità’ e la creazione di una centrale operativa territoriale a Pinerolo, nel quartier generale dell’Asl To3, l’intesa manca sul nodo delle Case della Comunità. Queste sono strutture di assistenza primaria, che inglobano anche gli assistenti sociali.

Il piano dell’Asl To3 ne prevede tre: a Torre Pellice e Vigone, dove c’è già una Casa della Salute, e a Cavour. Il finanziamento è di un milione e mezzo l’una.

Venerdì 3 dicembre i sindaci del Pinerolese hanno cercato una mediazione sul tema, ma non hanno trovato l’intesa e si sono presentati divisi di fronte alla Regione. I tempi però dovrebbero slittare. E ci sono due mesi in più di tempo (fino a fine febbraio) per dipanare la matassa. Anche se l’accordo nel Pinerolese, al momento, sembra difficile, se non impossibile da trovare

Il sindaco di Villar Perosa Marco Ventre ha proposto di dividere i fondi tra i tre Comuni individuati dall’Asl e quelli di Airasca, Cumiana e Perosa Argentina, che aspirano a ospitare una Casa della Comunità.

“L’ipotesi di dividere i soldi non credo verrà concessa, perché i criteri parlano di una Casa ogni 50mila abitanti, con il contributo di un milione e mezzo ciascuna – ragiona Monica Canalis, consigliera regionale del Pd –. Io penso che si debba partire dall’esperienza delle Case della Salute, quindi confermare Torre Pellice e Vigone sarebbe giusto. È più controversa la questione di Cavour, perché è un Comune vicino a Vigone e il servizio va creato praticamente da zero. In un’ottica di distribuzione sul territorio andrebbe individuato un altro Comune”.

Canalis si auspica la riapertura di un confronto in tempi stretti, “aperto anche ai consiglieri regionali del territorio”.

Al momento, però, non ci sono discussioni all’orizzonte. Marco Cogno, sindaco di Torre Pellice, e rappresentante dei primi cittadini del Pinerolese in Asl To3 è dimissionario e non convocherà una riunione: “In vista delle elezioni del Consiglio metropolitano del 19 dicembre, ho messo le mie dimissioni nelle mani del sindaco di Pinerolo Salvai”.

Dal canto suo Luca Salvai vede la mediazione come impossibile: “È una questione non dipanabile, perché nessuno è disposto a cedere. Se Pinerolo avesse qualcosa a cui rinunciare, si potrebbe riaprire un confronto, ma così non è”. Sul fronte invece delle dimissioni di Cogno, il sindaco di Pinerolo è prudente: “Non sono formalizzate e io non ritengo nemmeno che debba darle perché non c’è incompatibilità tra un incarico in Città metropolitana e quello in Asl”.

Marco Bertello

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU