Un'assemblea sindacale "fortemente sconsigliata" dall'alto. Tanto da spingere qualcuno a fotografare i partecipanti, pur di dissuaderli a partecipare. È quanto emerge dal racconto di alcuni esponenti della Fiom Cgil al termine di un appuntamento che si è tenuto questa mattina a Volpiano presso la European Metals. Uno nome che di per sé dice poco, ma che è risuonato a lungo sulle cronache quando l'azienda si chiamava Comital e - insieme alla "cugina" Lamalu - aveva fatto parlare parecchio di sé, in occasione della loro vertenza. Vertenza arrivata a conclusione proprio due anni fa: il 13 dicembre 2019.
Per la mattinata di oggi era programmata un'assemblea sindacale dei lavoratori, la prima dopo le elezioni delle rsu in azienda, proprio per rendere conto del primo incontro tra gli eletti e i vertici aziendali. Ma, secondo quanto riferiscono i sindacati, un esponente aziendale sarebbe "intervenuto sui lavoratori con tono intimidatorio al fine di dissuaderli dal partecipare all’iniziativa sindacale indetta dalla Rsu", si legge nel documento dei metalmeccanici Cgil. "Alcuni lavoratori ci hanno raccontato che, a scopo dissuasivo e intimidatorio, i lavoratori partecipanti all’assemblea sindacale sarebbero stati fotografati", racconta Luca Pettigiani, responsabile European Metals per la Fiom Cgil di Torino.
“Si tratta di comportamenti da “padroni del vapore” del secolo scorso - commenta Pettigiani -, non degni di una grande azienda e oltretutto posti in essere da un soggetto di cui non è noto il ruolo nella gerarchia aziendale. I lavoratori ex Comital, che dopo dure lotte hanno salvato almeno parte della loro fabbrica e del loro lavoro, non meritano interlocutori di questo genere. Se si è trattato di una iniziativa autonoma di questo esponente aziendale ci aspettiamo un intervento immediato della Direzione aziendale perché simili inaccettabili comportamenti non si ripetano più in futuro. Se invece si tratta di iniziative condivise dall’azienda, sappiano che la Fiom Cgil tutelerà in ogni sede le libertà sindacali dei lavoratori”.
La fine della vecchia vertenza
Era il 13 dicembre quando - alla fine di un lungo braccio di ferro - su Comital Lamalu si arrivò alla conclusione con un accordo per la riassunzione di metà dei 120 posti di lavoro coinvolti all'epoca. Proprio le condizioni che avevano preteso i compratori cinesi di Dingsheng Aluminium. Un'intesa che aveva lasciato l'amaro in bocca per gli altri lavoratori (e alla Regione, che tramite l'assessore al Lavoro, Elena Chiorino, aveva seguito la vicenda) che non avevano trovato spazio, né percorsi alternativi. Attualmente, presso la ex Comital lavorano circa 100 persone.