"A seguito del nostro sopralluogo al CPR di Torino abbiamo detto alcune cose molto semplici, sulla base di quanto riferitoci dai funzionari e dai trattenuti: non c'è nel centro un luogo di isolamento per evitare il contagio da Covid-19 dopo il primo tampone che si effettua all'ingresso e non ne viene fatto un secondo, molti trattenuti non sono vaccinati e vorrebbero esserlo, non è presente all’interno del CPR una struttura dell’ASL adibita a vaccini e richiami, diversamente da ciò che avviene presso il carcere Lorusso Cutugno. È un dato di fatto”, dichiarano gli esponenti di Sinistra Ecologista, Marco Grimaldi, Alice Ravinale e Sara Diena.
“Stando a un comunicato dell’ASL, a seguito di un incontro avvenuto con la Direzione del Centro e la Prefettura nel mese di ottobre, la disponibilità da parte dell’Azienda sanitaria a completare il ciclo vaccinale per i trattenuti sarebbe stata immediatamente accordata, ma la Direzione del Centro, al di fuori di due soggetti che avrebbero aderito e sarebbero stati immediatamente vaccinati, avrebbe comunicato al Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Città di Torino il rifiuto da parte di tutti gli altri a sottoporsi alla vaccinazione già programmata perché, dagli stessi, considerata prodromica al rimpatrio – proseguono Grimaldi, Ravinale e Diena – Bene: se ciò è avvenuto allora quando è avvenuto? È stata un’iniziativa una tantum o si tratta, come dovrebbe essere, di una possibilità che viene garantita a tutti i trattenuti, e se sì dove si trova il relativo protocollo? Chi ha declinato il consenso informato ha firmato qualcosa? I funzionari dell'ASL si sono recati presso il Centro? Quando? E ancora: l’ASL riferisce che i tamponi, seppure proposti, verrebbero rifiutati dai trattenuti per timore di essere trasferiti in altre strutture. Come vengono informati i trattenuti, al momento del loro ingresso nel CPR, della possibilità di ottenere la vaccinazione e di richiedere i tamponi? I mediatori in servizio presso la struttura hanno avuto mandato di chiedere a tutti i trattenuti se vogliono essere vaccinati? Dove sono le statistiche?”.
“Positivo, quindi - concludono i tre esponenti di Sinistra Ecologista - che l’ASL di Torino abbia dato la propria disponibilità a procedere con le vaccinazioni e a eseguire i tamponi necessari a evitare l’esposizione dei trattenuti al rischio di contagio, ma affinchè il diritto alla salute dei trattenuti sia concretamente rispettato occorre che il presidio dell’ASL sia garantito con continuità e che i trattenuti siano correttamente informati circa la possibilità di essere vaccinati e di richiedere i tamponi. E nel corso del nostro sopralluogo abbiamo constatato che purtroppo tale informazione è del tutto assente”.