Politica - 22 dicembre 2021, 13:00

Troppi decibel, il Comune spegne la movida: stop all’asporto dopo le 21 per tutto il 2022

L’assessore al Commercio Paolo Chiavarino: “Prima il fenomeno era stagionale, ora non più: dobbiamo combattere e contrastare l’inquinamento acustico”. Pronta una delibera più severa per il prossimo anno

mala movida in piazza Santa Giulia

Troppi decibel, il Comune spegne la movida: stop all’asporto dopo le 21 per tutto il 2022

Il Comune di Torino è pronto a utilizzare il pugno duro per contrastare la mala movida. Dopo l’ordinanza “ponte” del sindaco Stefano Lo Russo per le feste natalizie, la Giunta si appresta ad approvare una delibera severa che “spenga” il divertimento sfrenato dalle 21 per tutto l’anno.

Lo stop d'asporto dalle 21 esteso tutto l'anno

La volontà della Giunta, come spiegato dall’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, è quella di estendere le attuali regole ferree che prevedono lo stop alla vendita d’asporto di bibite per tutto l’anno e non solo nel periodo compreso tra il 15 aprile e il 31 novembre nelle quattro aree della movida: Vanchiglia, San Salvario, piazza Vittorio e quadrilatero. Il motivo? L’ormai continuo sforamento del limite consentito di decibel: “Nei fine settimana si superano sempre i 70 decibel, mentre il massimo consentito sarebbe di 55: non possiamo voltare la tesa dall’altra parte” ha affermato Chiavarino. Anche la stagionalità sembra essere venuta meno: fenomeni di mala movida si registrano anche d’inverno, con le temperature rigide, e non solo d'estate.

 

Il peso dei danni della mala movida

Da qui la volontà della Giunta Lo Russo di estendere lo stop a partire dalle 21 per tutto il 2022. “Abbiamo ricevuto i presidenti di Circoscrizione e le associazioni dei commercianti per capire come porre rimedio a una situazione che si sta acuendo sempre di più: dobbiamo conciliare il diritto al riposo dei residenti con quello dei giovani di divertirsi e degli esercenti di lavorare” ha ribadito l’assessore.

Nel rivedere le regole della movida sembra aver pesato l’approvazione in Consiglio Comunale di una delibera per il riconoscimento del debito fuori di bilancio relativo alla sentenza con cui il Comune è stato condannato, a marzo scorso, al risarcimento dei danni legati alla movida di San Salvario. Palazzo Civico dovrà pagare 1,2 milioni di euro dopo l'esposto di 29 residenti: in tempi di Covid e conti in rosso, un altro esborso diventerebbe preoccupante per le casse comunali.

 

Stretta sulla movida, rebus controlli

Scettico circa le misure proibizioniste il consigliere comunale Silvio Viale (Lista Civica Lo Russo): "Le mie perplessità riguardano il fatto che poi queste misure vengano applicate: se già ora è difficile mantenere alta la vigilanza per alcuni mesi, come si farà per tutto l’anno?". Sibillino invece Andrea Russi (M5s): "Le posizioni si sono ribaltate: Maria Grazia Grippo sosteneva che la nostra modifica dell'articolo 44-Ter. fosse cervellotica. L'attuale assessore Francesco Tresso si era lamentato delle restrizioni".

"Avete fatto attacchi strumentali, perché non solo andate in continuità con quanto fatto da noi, ma alla fine inasprite le misure" ha concluso Russi.

Andrea Parisotto

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