Economia e lavoro - 10 gennaio 2022, 07:00

Nuova vita agli oggetti di seconda mano: riuso e riciclo

In un periodo storico in cui la crisi climatica è un argomento sempre più sentito, si cerca rifugio nella sostenibilità ambientatale in un ottica di riutilizzo e riciclo a discapito del consumismo sfrenato che ha contraddistinto gli ultimi 150 anni.

Nuova vita agli oggetti di seconda mano: riuso e riciclo

In un periodo storico in cui la crisi climatica è un argomento sempre più sentito, si cerca rifugio nella sostenibilità ambientatale in un ottica di riutilizzo e riciclo a discapito del consumismo sfrenato che ha contraddistinto gli ultimi 150 anni.

Quasi come un “movimento”, non è più un tabù, anche se l’idea del riuso talvolta può far storcere il naso, collegando il riciclo e il riutilizzo a sporcizia e scarso igiene. Ma la verità è che tanti prodotti, più di quanti si possa pensare, non sono spazzatura e possono essere utilizzati tantissime volte prima di diventare tali.

Riuso e riciclo creativo: come dare una seconda vita agli oggetti

Il riciclo creativo è un’attività che si è sviluppata, oltre per motivi legati alla creatività del singolo, con un obbiettivo ben delineato. Ma, per comprendere al meglio motivazione che ha spinto molti a mettere in pratica questo tipo di riciclo e arte insieme, è bene specificare le reali motivazioni.

Per essere in grado di affrontare e risolvere, almeno in parte, una dei problemi principali del XXI secolo, ovvero lo smaltimento dei rifiuti, è stata sviluppata una filosofia, detta delle 4 R. Questa filosofia si divide così in:

  • Riduzione dei rifiuti;
  • Riutilizzo dei materiali;
  • Riciclo della materia;
  • Recupero.

Il riciclo creativo si inserisce perfettamente in questa filosofia e la sua pratica consiste nel donare una seconda vita a oggetti di qualsiasi tipo attraverso la modifica parziale o totale delle forme e delle modalità di utilizzo. Spesso, questo tipo di riciclo, ha tante sfaccettature artistiche ed esistono anche mostre create da artisti che realizzano opere d’arte unicamente con questa modalità.

Le creazioni, in questo modo, sono sempre diverse e originali, colorate, divertenti e soprattutto utili, evitano di andare ad aumentare la quantità di rifiuti grazie al loro nuovo (ri)utilizzo.

Online si trovano tantissimi esempi, da lattine di birra trasformate in posacenere, a collane realizzate con pezzi di pianoforte, tappi di bottiglia uniti tra loro per realizzare strumenti a percussioni, bottiglie di plastica come bastoni della pioggia, vecchie gomme da bicicletta trasformate in cinture, cassette della frutta modificate per essere scaffali, portamonete ricavati da bottiglie di vetro, casette degli uccelli ricavati con cassette di pellet e così via, l’unico limite è l’immaginazione. Questo perché ogni oggetto può trasformarsi in qualcos’altro secondo il riciclo creativo, e solo l’artista può decidere dove fermarsi. Molti scelgono di indirizzare la propria creatività verso oggetti particolarmente difficili da smaltire, in un’ottica di sostenibilità artistica. Per esempio, l’artista americano David Edgar ha ideato il Plastiquarium, ovvero una collezione di pesci tropicali realizzati con vari pezzi di plastica colorata.

Seconda mano e vintage: l’usato sbarca sul web

Sono sempre di più le persone che si aggiungono alle file dei consumatori consapevoli e scelgono di fare i propri acquisti nei mercati dell’usato, ad oggi sempre più frequenti, dalle città ai più piccoli paesi. Questa scelta permette così di dare una seconda vita a oggetti inutilizzati che possono comunque essere ancora utili per qualcuno, senza necessariamente provocare un ulteriore consumo di risorse per produrre oggetti nuovi, già esistenti.

Questi fleamarket, già molto diffusi nei Paesi esteri, sono sbarcati anche online e, grazie a questa modalità, permettono di condurre ricerche di prodotti a livello nazionale e non solo locale, con una più ampia scelta di prodotti. Un esempio, molto noto, è sicuramente Vinted, un’applicazione nata in Lituania che permette di mettere in vendita, stile baratto, vestiti, accessori e scarpe di seconda mano con lo scopo di utilizzare il denaro raccolto sulla piattaforma stesso. In questo modo si vuole promuove l’acquisto dell’usato, senza che poi il ricavato venga utilizzato per comprare ulteriori capi di vestiario che andrebbero così ad aumentare la produzione, portando vantaggio solo al fast fashion.

Si tratta di una filosofia di condivisione e appartenenza a una community che è tipica del web, in particolare del settore gaming, dove da sempre c’è un grande scambio informativo e sociale grazie a Internet. Per esempio, portali digitali come quelli consigliati da Vegas Slots Online permettono di accedere a slot machine e diverse altre tipologie di gioco, grazie ad esperienze interattive e coinvolgente dovute alle diverse opzioni di gioco come per esempio il live playing.

Al 2019 la second hand economy ha raggiunto, solo nel 2019, un valore di 23 miliardi di euro, per una porzione del PIL equivalente all’1,3%.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU