Politica - 19 gennaio 2022, 16:29

Minori in affido, Marrone: "La disperazione delle famiglie va ascoltata"

L'assessore regionale: "Servono regole e paletti per i servizi sociali". Stamattina il presidio organizzato davanti al Tribunale dei Minori di Torino da parte di alcune famiglie di minori allontanati

Minori in affido, Marrone: "La disperazione delle famiglie va ascoltata"

"La disperazione manifestata delle famiglie che soffrono per l'allontanamento dei loro bambini merita la massima attenzione da parte della giunta regionale e di tutta la politica: neanche l'allarme lanciato dall'Arma dei Carabinieri, su dinamiche piemontesi identiche ai casi già visti a Bibbiano, è bastato a dare una svegliata alle sinistre che nelle commissioni del Consiglio regionale continuano a impantanare il ddl allontanamento zero con centinaia di emendamenti ostruzionistici. La recente tragedia della piccola Fatima ci ricorda che attualmente appena il 20% degli allontanamenti di minori dipende da problemi psichici e/o dipendenza da droghe, mentre quasi il 60% dipende da criteri "fumosi" quali modelli educativi ritenuti inadeguati dai servizi sociali. È quindi sotto gli occhi di tutti, senza che ce lo debbano ricordare drammatici episodi di cronaca nera, la necessità di portare immediatamente in Consiglio, con un richiamo d'aula consentito dal regolamento, la legge regionale che fissi paletti e regole certe all'azione dei servizi socio assistenziali". Lo dichiara l'assessore della Regione Piemonte agli Affari Legali Maurizio Marrone, a commento del presidio organizzato oggi davanti al Tribunale dei Minori di Torino da parte di alcune famiglie di minori allontanati.

Il presidio è stato organizzato per chiedere giustizia per le famiglie e per i loro figli allontanati e dati in affidamento a degli sconosciuti. "Queste violenze inaudite sono da Codice Rosso – ha tuonato Riccardo Ruà, presidente dell’Associazione – la Procura deve indagare, deve fare chiarezza su quanto avviene nelle comunità, nelle case famiglia, nell’operato dei servizi sociali. Ci devono dire perché i bambini sottratti non vanno a scuola, sono imbottiti di psicofarmaci e gli viene di fatto impedito di incontrare i genitori, i parenti, gli affetti". Durante la manifestazione molte madri hanno preso la parola per raccontare le loro storie strazianti di figli sottratti all’improvviso e in maniera arbitraria.

Dopo circa un’ora di presidio la Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale dei Minori, dottoressa Emma Avezzù, ha ricevuto una delegazione alla quale era presente la vice Presidente Rachele Sacco. "Abbiamo ricevuto garanzie che ci saranno controlli su comunità, case famiglia e operato degli assistenti sociali che verranno segnalate", ha poi spiegato Sacco. "Che la Procura provvederà a controllare anche i farmaci che vengono somministrati ai bambini. Ci ha detto che cercherà di intervenire anche sui tempi dei procedimenti, per avere atti e disposizioni più rapide".

comunicato stampa

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