E’ un “no” forte, convinto, che non ammette repliche, quello che bimbi e istituzioni di ogni ordine e grado dicono al bullismo, nella giornata nazionale dedicata alla lotta contro un fenomeno ancora oggi molto diffuso, soprattutto all’interno delle scuole.
L'incontro alla scuola Da Vinci - Frank
Ed è proprio dalla scuola Da Vinci - Frank di Torino, nel quartiere Falchera, che “gli adulti” hanno voluto tendere la mano ai bimbi, lanciandogli un messaggio preciso: “Noi ci siamo, confrontatevi con noi e sconfiggiamo insieme il bullismo”. In occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo, gli studenti hanno incontrato la Città di Torino, presente con gli assessori Carlotta Salerno (Istruzione), Gianna Pentenero (Sicurezza) e Michela Favaro (vice sindaca), la Procuratrice della Repubblica Tribunale dei Minori, Emma Avezzù e la dirigente dell’Ufficio Scolastico regionale Tecla Riverso. L’obiettivo? Un confronto e una riflessione comune sul fenomeno.
La Città agli studenti: "Denunciate i bulli, siamo con voi"
"Bullismo e cyberbullismo sono azioni più sottili, dove qualcuno fa sentire qualcun altro sbagliato. Non abbastanza bello, intelligente, ricco. E lo emargina" ha raccontato l'assessora Salerno ai bimbi. "Abbiamo bisogno di voi, parliamo insieme e cerchiamo di trovare soluzioni insieme. Aiutate noi adulti a capire" è l'appello lanciato da Salerno agli studenti. Un concetto ripreso dalla vice sindaca Favaro: "Capisco che spesso denunciare è difficile, ma vi esorto ad avere la forza di denunciare i comportamenti che violano le regole". La Città di Torino, come rivelato da Gianna Pentenero, metterà a disposizione i vigili, presenti in incontri ad hoc organizzati nelle scuole: "Un insegnante, un preside, un vigile, sono figure a cui si possono raccontare gli episodi che vi accadono".
La scuola Da Vinci - Frank
Non è un caso che l'incontro di oggi si sia svolto presso la scuola Da Vinci - Frank, che da anni svolge attività di sensibilizzazione, operazioni di prevenzione, laboratori musicali, di teatro e attività extracurricolari, collaborando con associazioni del territorio. Ma non solo: l'istituto ha anche organizzato corsi di sensibilizzazione per gli insegnanti, corsi di giustizia riparativa alternativi alla classica sospensione per permettere di interagire in maniera differente con i ragazzi. Un modello virtuoso nella lotta al bullismo e al cyberbullismo.
La procuratrice dei minori: "Qui periferia della periferia, ma esempio virtuoso"
Commossa dal concerto eseguito dai giovani studenti, la procuratrice della Repubblica del tribunale dei Minori Emma Avezzù ha affermato: "Questa è la periferia della periferia, ed è facile lavorare per tutti dove non ci sono problemi. Qui ce n'erano, ma la scuola è diventata un esempio virtuoso".
"Mi è piaciuto sentire parlare dell’esperienza che si fa in questa scuola: credo che la musica, lo sport e il teatro possano aiutare in momenti cosi difficili a cercare di tornare alla normalità" ha aggiunto la procuratrice. "I fenomeni di bullismo nascono perché uno non sente l’altro: sentire l’altro aiuta a superare difficoltà, differenze e a capire se stessi. La scuola vi aiuta, cogliete le occasioni che la scuola vi offre" è lo sento lasciato ai ragazzi da Tecla Riverso, dirigente dell'Ufficio Scolastico regionale.