L'università al servizio della comunità. Si potrebbe riassumere così il progetto lanciato da Unito per la certificazione delle competenze e abilità professionali.
Il progetto, gestito dal Corep, è rivolto a chiunque abbia già di 25 anni e voglia certificare le proprie competenze maturate sia in università che all'esterno e si pone come ambizioso obiettivo quello di ampliare la tradizionale attività didattica, rafforzando le relazioni dell'Ateneo con la comunità in cui si trova, con le istituzioni e le imprese, promuovendo la crescita sociale, culturale ed economica sul territorio. La Terza missione dell'Università.
In sostanza, gli utenti potranno vedere certificate le proprie competenze, attraverso due modalità: la certificazione, con un test di valutazione relativo alla competenza considerata e la certificazione assistita da tutoraggio e formazione personalizzata. Due step precedenti da un incontro con un tutor disciplinare, che avrà l'obiettivo di valutare i fabbisogni didattici. Sarà lo stesso utente a selezionare i corsi per i quali richiede la certificazione delle competenze, che in questa fase sperimentale dovranno essere legate ai corsi erogati dal Dipartimento di Giurisprudenza e dal Dipartimento di Management.
"La nostra strategia prevede un impegno crescente nel trasferimento di innovazione e competenze verso il territorio: fa parte del nostro piano strategico 2021-2026" spiega Andrea Silvestri, direttore generale Università di Torino. "Vogliamo - conclude - dare un apporto fondamentale sia a livello di progresso tecnologico che culturale".
L'iniziativa, la prima in Italia, verrà gestita dal Corep: "Parliamo di un'attività riconosciuta da aziende pubbliche e private. Unito è la prima università a dire di sì a una domanda che viene posta dal territorio: noi rendiamo possibile questa soluzione" racconta il presidente, Roberto Cavallo Perin.
Stretta la connessione con le aziende e con il mondo del lavoro, ma anche della formazione. L'università certificherà non solo le competenze per i suoi studenti, ma anche per dipendenti e datori di lavoro.
Soddisfatta dell'innovativa sperimentazione Giuliana Cirio, direttrice di Confindustria Cuneo: "Questo è un progetto che dimostra l'intelligenza contemporanea dell'Università. Di un'Ateneo che sa recepire e vivere". "Facciamo fatica a trovare personale, le nostre aziende ricercano sia figure professionali con competenze specifiche che manodopera: la certificazione delle competenze, inoltre, non viene richiesta solo da noi ma anche dai sindacati" prosegue. "Certificare fa acquisire una dignità diversa, una consapevolezza differente dell'importanza delle figure e una maturazione del rapporto tra imprenditore e il suo personale. Ci si sente coinvolti nella grande trasformazione", conclude Cirio.
Dal 1° Marzo, sarà quindi possibile certificare le proprie competenze e conoscenze in Marketing, Economia degli intermediari finanziari, Operations Management, Ragioneria, Economia Aziendale, Statistica per l’Azienda, Strategia d’Impresa, Diritto Tributario, Istituzioni di Diritto Pubblico, Diritto dell’Open Data e Trasparenza Amministrativa, Diritto dei Consumatori e Diritto dell’Unione Europea. Il catalogo sarà ampliato costantemente e si prevede il raggiungimento di circa 40 ambiti di conoscenza corrispondenti a circa 230 crediti formativi universitari certificabili. Le competenze certificate, se legate alla conoscenza, serviranno inoltre agli universitari come crediti formativi. Se legate meramente alla competenze, invece, no. Un modo per un'Università sempre di più al servizio del territorio in cui risiede e opera.