Braccio di ferro tra Comune di Torino e Regione Piemonte sul futuro del Maria Adelaide. L'ex ospedale del Lungo Dora Firenze, nei piani dell'ex amministrazione Appendino e della giunta Cirio, è destinato ad ospitare uno studentato per le Universiadi 2025.
La Regione passa il Maria Adelaide sotto l'assessorato allo Sport
Una riconversione aspramente criticata dai residenti della zona, raccolti in un Comitato per la riattivazione del nosocomio, che intravedono i preludi di una vendita del complesso ai privati. Che la Regione non sia interessata, almeno nel breve termine, a destinare il Maria Adelaide ad una funzione sanitaria lo dimostra la decisione di "affidare la sua gestione futura all'assessorato allo sport e non alla sanità".
Rosatelli: "Una parte struttura deve essere a scopo sociosanitario"
Ad annunciarlo l'assessore al Sociale Jacopo Rosatelli, che in commissione ha spiegato di non condividere questa scelta. "Metterlo lì - ha aggiunto l'esponente della giunta - significa rinunciare a priori che di quel sito si possa fare un uso sociosanitario".
"L'amministrazione Appendino - ha continuato l'assessore - ha candidato quella struttura per le Universiadi. Sappiamo che questo impegno vincola anche noi, ma non vogliamo essere solo spettatori. Vogliamo che almeno una parte del Maria Adelaide conservi una vocazione sanitaria e sociale".
Tagliato fuori dalle Case della Salute
La Regione ha poi deciso di non includere l'ex ospedale ortopedico nell'elenco della Case di Comunità da realizzare con i fondi del Pnrr, dicendosi disponibile a realizzarla con proprie risorse. Una decisione già contestata negli scorsi mesi dal Comune, ribadita oggi da Rosatelli: "Noi ci siamo dimostrati molto critici".
Secondo indiscrezioni emerse negli scorsi mesi la giunta Cirio sarebbe interessata a mettere il sul mercato i 13 mila metri del Maria Adelaide, destinandolo sembra ad attività ricettive e di accoglienza. Il Comune potrebbe ostacolare questa riconversione rifiutandosi di modificare l'attuale destinazione urbanistica dell'area a scopo sanitario.
Circoscrizione 7 con il Comune
"Noi siamo d'accordo con il Comune - ha aggiunto il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri - e siamo convinti che a seguito della pandemia le strutture di prossimità devono essere riaperte. Siamo consci che gli studentati sono necessari, ma è un problema per il territorio se viene convertito al 100% ad ospitare ragazzi e ragazze". "Sosteniamo Rosatelli nella trattativa con la Regione" ha concluso.