Attualità - 27 febbraio 2022, 06:30

Torino-Kiev “sorelle” oltre la guerra, patto di collaborazione tra Accademie di Belle Arti

La firma prevede un accordo di mobilità internazionale valido fino al 2027: il prossimo anno 10 studenti italiani e 10 ucraini saranno protagonisti di uno scambio ed esporranno nelle rispettive sedi

Torino-Kiev “sorelle” oltre la guerra, patto di collaborazione tra Accademie di Belle Arti

Torino-Kiev “sorelle” oltre la guerra, patto di collaborazione tra Accademie di Belle Arti

L'arte che travalica i confini e che, pur non potendo fare nulla per fermare le violenze, dà uno schiaffo alla guerra della Russia contro l'Ucraina: l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ha infatti stretto un patto di collaborazione con quella di Kiev che prevede un accordo di mobilità internazionale fino al 2027 nell'ambito del programma Erasmus+.

La vocazione internazionale dell'Accademia Albertina


La firma, posta martedì 22 febbraio dal direttore dell'ateneo torinese Edoardo Di Mauro, è stata resa possibile grazie alla collaborazione del responsabile Erasmus Antonio Musiari e del vice direttore per l'internazionalizzazione Salvo Bitonti attraverso la mediazione della vice-presidente dell’Associazione MIUFI-Made In Ukraine for Italy Oksana Filonenko: “In questo modo – fanno sapere dall'Accademia – rafforziamo la nostra vocazione alle relazioni internazionali, sviluppatasi negli anni con molteplici iniziative e scambi in ambito europeo ma anche con paesi come la Cina l’India e il Bahrein e con la creazione del FISAD Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e Design, la cui terza edizione si terrà nel 2023”.

Scambio tra 10 studenti torinesi e ucraini nel 2023

La prima azione dell'accordo andrà in scena nel 2023, quando 10 studenti torinesi e 10 ucraini saranno protagonisti di uno scambio e avranno la possibilità di esporre le proprie opere nelle rispettive sedi. La selezione avverrà all'interno della Summer Exhibition 2022, evento di promozione artistica rivolto agli iscritti: “L'Accademia Albertina - concludono - ha fortemente voluto questo accordo con Kiev, sia per l’importanza dell’Ucraina in una dimensione europea che per solidarietà con il difficile momento che sta attraversando, e perché convinta che l'arte sia un formidabile strumento di pace e riconciliazione”.

Marco Berton

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