Pinerolese - 10 marzo 2022, 11:43

La Diaconia valdese sta preparando 50 posti per i profughi ucraini nel Pinerolese

È partita la macchina dell’accoglienza, ma non mancano le difficoltà e le incognite, perché è una situazione nuova

Le bimbe ucraine in Italia lunedì dall'associazione Domus

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La Diaconia valdese ha messo in moto a livello nazionale la macchina dell’accoglienza per i profughi ucraini, che scappano dalla guerra. Nel Pinerolese sono già stati trovati una cinquantina di posti. Ma il fenomeno è epocale.

“Al 9 marzo si parla di oltre due milioni di sfollati, di cui un milione di minori – entra nel dettaglio il segretario esecutivo Gianluca Barbanotti –. Siamo di fronte a sfide totalmente nuove, anche per quanto riguarda l’accoglienza di minori non accompagnati”.

Non ci sono infatti modelli di accoglienza o canali definiti con cui arrivano i profughi, si stanno infatti muovendo associazioni, ma anche privati.

La Diaconia sta lavorando per mettere in piedi un sistema, ma al primo punto mette l’ascolto e l’osservazione: “Dobbiamo capire le esigenze di chi viene qua, soprattutto dei minori, ed essere flessibili nel cambiare modo di lavorare” sottolinea Barbanotti.

Domani sera arriveranno a Firenze venti bambini in fuga da Kiev, grazie a Save The Children: “Ci servirà per iniziare a capire di cosa hanno bisogno”. La Diaconia si è comunque già mossa per reperire mediatori, per collaborare con le scuole e per mettere in piedi uno sportello virtuale e contatti telefonici e mail per fornire informazioni o coordinare gli aspiranti volontari o proprietari di alloggi.

Per il Pinerolese c’è stato un confronto con i sindaci del territorio e con la Chiesa valdese di Pinerolo: “Abbiamo già una cinquantina di posti disponibili e ieri ci siamo incontrati a Pinerolo con Comune, Caritas e Ciss per coordinare il sistema di accoglienza” comunica Loretta Malan, responsabile dei servizi per l'inclusione.

Marco Bertello

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