Viabilità e trasporti - 10 marzo 2022, 06:00

Corso Francia, la convivenza forzata con i cantieri della Metro pesa ancora: "Dobbiamo resistere fino al 2024" [FOTO e VIDEO]

Da viale XXIV maggio a Cascine Vica passi avanti per il prolungamento della Linea Uno. Ma per i commercianti non è facile: "Perso fino al 70% degli affari"

cantiere metro in corso francia

Corso Francia, continua la convivenza con i cantieri della Metro: "Dobbiamo resistere fino al 2024"

Ultima fermata, Cascine Vica. Per ora. Continua a lavorare il cantiere lungo corso Francia per il prolungamento della Linea Uno della metro verso Ovest. E se un "capolinea" è quello di piazza Bengasi, al confine con Moncalieri, qui è Collegno a fare i conti con gli scavi, ma anche Rivoli, anche se per una manciata di metri.

Viale XXIV maggio: arrivano le prime coperture

E i passi avanti, effettivamente, sono evidenti. Basta osservare la porzione di cantieri più vicina a Torino, quella che si trova nella zona del Viale XXIV maggio. Le macchine e i mezzi sono ancora in attività, ma la terra ormai spianata copre i luoghi dove prima gli scavi hanno creato lo spazio per fare passare i vagoni della metro. È qui che si annuncia un lento ritorno alla normalità, anche se il mercato rionale si trova ancora un po' costretto su un lato, mentre proseguendo verso la tangenziale le cose si fanno più complesse.

Leumann, tra silenzio fuori dal tempo e scavi

Già verso la futura stazione Leumann il traffico trova maggiori difficoltà: le corsie centrali ovviamente sono occupate dagli scavi e dunque auto e mezzi più pesanti, compresi i bus, sono costretti a incolonnarsi in quel che resta dei controviali di corso Francia. Il rumore c'è, ma non è neanche troppo forte (rispetto a quello del traffico). Certo fa impressione se paragonato al silenzio che arriva dalle vie sospese nel tempo del villaggio Leumann.

Per i negozi non è semplice ricordare la propria presenza, tanto che sono comparsi cartelli gialli a testimoniare la posizione delle attività. Edicole, ristoranti, negozi di generi alimentari e così via. La stessa "Stazionetta" storica rimane ostaggio dei lavori, ma punta a tornare "libera" quanto prima.

Ultima fermata, Cascine Vica (per ora)

L'ultima tappa è quella di Cascine Vica. La propaggine estrema del cantiere a pochi passi dalla tangenziale e con una rotonda provvisoria per orientare il traffico in ingresso e in uscita dal grande corso che termina quasi a Porta Susa. Qui addirittura c'è stato un ritrovamento archeologico nel corso degli scavi: è emersa un'area artigianale di epoca romana. Segno storico di una vivacità già presente nella storia antica.

Sopportiamo fino al 2024, ma è dura"

 

"Se tutto va bene, noi ne avremo fino al 2024 - dice Sonia Locuratolo, del Bar Orchidea, affacciato sui cantieri poco dopo Leumann - Per ora facciamo quel che possiamo, a volte usciamo anche per consegne di soli 3 euro per mantenere il rapporto con i clienti, ma serve un sacco di tempo per spostarsi".

"Tutto è iniziato nel 2019 - prosegue - e si è sommato al Covid, alle restrizioni, al Green pass obbligatorio e così via. Ora la crisi e l'inflazione, che ci ha fatto aumentare i costi da molti fornitori. Siamo separati dall'altro lato del corso, dove ci sono gli uffici. Non c'è passaggio, né parcheggio. Abbiamo perso il 70% del giro d'affari".

"Siamo qui da 40 anni, c'era mio padre prima di me - dice Marco Negro, titolare di una macelleria - ma sono soprattutto i parcheggi, oltre alla difficoltà ad arrivare. Fortunatamente, essendo un bene di prima necessità, la domanda c'è sempre. Ma disagio c'è sempre".

Anche per questo motivo Confesercenti Torino, per voce del suo presidente Giancarlo Banchieri chiede da tempo sostegni o agevolazioni per i negozianti della zona che devono sopportare i disagi del cantiere. Un modo per poterli accompagnare alla fine dei lavori (e ripartire).

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU