Economia e lavoro - 12 marzo 2022, 07:00

Lavorare come personal trainer: tutto quello che c'è da sapere

Qui di seguito proveremo ad approfondire diversi aspetti della professione di personal trainer.

Lavorare come personal trainer: tutto quello che c'è da sapere

Vuoi provare a sfruttare da un punto di vista lavorativo la tua passione per lo sport e le ore passate in sala attrezzi? Qui di seguito proveremo ad approfondire diversi aspetti della professione di personal trainer: requisiti richiesti, iter formativo da seguire, dove cercare impiego, quanto e come si guadagna.

Chi è e cosa fa nei fatti il personal trainer del resto dovresti già saperlo bene: è probabilmente una delle prime persone che hai incontrato a ogni nuova iscrizione in palestra, quella con cui hai svolto una sorta di colloquio conoscitivo per stabilire gli obiettivi da raggiungere, che ha compilato la scheda di allenamento con una serie di esercizi personalizzati sulle tue esigenze e che dovrebbe assicurarsi, quando ti alleni, che li stai eseguendo nella maniera corretta, oltre a poter condividere con te una serie di informazioni utili per il tuo benessere a più ampio spettro. Una serie di mansioni ideali, insomma, per chi ama la palestra e mai si allontanerebbe dalla sala attrezzi.

Diventare personal trainer: qualche consiglio pratico

Passione e dedizione per lo sport, però, da sole non bastano per diventare personal trainer. Il modo migliore come cominciare a fare il personal trainer è, infatti, studiare e formarsi adeguatamente, frequentando dei corsi personal trainer. Soprattutto nelle città più grandi non mancano soggetti che ne erogano: per non rischiare di non essere soddisfatti dei risultati meglio optare, però, per scuole rinomate e che godano di un buon nome nel settore e, soprattutto, per enti riconosciuti dal CONI e da altre autorità del campo dal momento che solo così si avrà la certezza di ottenere un titolo riconosciuto sul mercato del lavoro. Ci sono corsi per personal trainer come quelli dell’Accademia Italiana Personal Trainer, per altro, che sono riconosciuti anche nel resto d’Europa e che sono la soluzione migliore se non escludi del tutto la possibilità di lavorare all’estero.

Questa professione infatti, per andare alla domanda dove lavora un personal trainer?, offre oggi molte più opportunità di impiego di quelle che si tende a immaginare. La via più classica per trovare lavoro come personal trainer è, infatti, quella di chiedere alla stessa palestra dove ci si allena di poter collaborare come “supervisore” degli altri clienti: molti personal trainer oggi affermati hanno cominciato da lì, poi eventualmente accettando collaborazioni con palestre che pagavano di più e meglio. Anche nei centri sportivi, però, la figura del personal trainer è sempre più richiesta: chi li frequenta lo fa, infatti, per imparare una disciplina sportiva ma ciò non esclude l’importanza di tenersi innanzitutto in forma e allenati. Qualche volta sono anche centri benessere o resort e villaggi vacanza a cercare personal trainer per poter fornire un servizio in più ai propri visitatori, specie se sono dotati di palestra o di sala attrezzi.

Quanto detto fin qua basta a capire perché è difficile rispondere alla domanda quanto guadagna un personal trainer?. La paga all’inizio della carriera è diversa da quella di un personal trainer professionista, così come la paga di un personal trainer di una piccola palestra è diversa da quella di un personal trainer di un centro sportivo di lusso e, ancora, i guadagni di un personal trainer che decida di mettersi in proprio e seguire da freelance i propri clienti vanno calcolati tenendo conto di numerosi fattori (tasse, spese correnti, spese per la formazione, eccetera).

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