Attualità - 21 marzo 2022, 10:40

Affitti, ma anche bollette alle stelle: oltre 5.000 famiglie a rischio sfratto, soprattutto a Torino

Inflazione e rincari delle utenze schiacciano chi già è in difficoltà a pagare i canoni mensili. I sindacati protestano davanti al Consiglio regionale: "Aumentare fondi e scongiurare il conflitto sociale". L'assessore Caucino li convoca il 29 marzo

Affitti, ma anche bollette alle stelle: oltre 5.000 famiglie a rischio sfratto, soprattutto a Torino

Sono almeno 5.000, in tutto il Piemonte, le famiglie a rischio sfratto. Una situazione legata alla crisi e alla povertà, ma che in questo periodo trova una spinta ulteriore dall'inflazione e dai rincari delle bollette. "Le richieste, dopo la fine del blocco sfratti del 31 dicembre, solo nell'area metropolitana sono già arrivate a 500, da inizio anno", dice Gianni Baratta, segretario regionale Sicet CISL.

Ecco perché proprio Sicet, insieme a Cgil, UIL e Unione inquilini Piemonte si sono dati appuntamento davanti al Consiglio regionale per chiedere un intervento della politica che dia soluzioni per la sofferenza abitativa. "Il 90% degli sfratti sono per morosità incolpevole - aggiunge Domenico Paoli, segretario Uniat Uil - e spesso per le utenze. Temiamo che con questi rincari ancora più famiglie possano finire nel vortice degli sfratti. Serve un piano coordinato per sottrarsi a questi sfratti, anche perché i singoli Comuni potrebbero non essere in grado di prenderai carico di queste situazioni".

Un fenomeno che riguarda soprattutto le case private "dove i proprietari, dopo mesi di mancato affitto, cercano di tutelarsi. E non è giusto che il prezzo della povertà la paghi il piccolo proprietario. Con l'Atc, invece, riusciamo a instaurare un dialogo spesso positivo".

"Le risorse messe a disposizione fin qui non sono sufficienti - conclude Sergio Contini, segretario regionale Sunia CGIL Piemonte - e bisogna aumentare i fondi alla locazione da parte della Regione. Per il 2021 i fondi erano circa 130 milioni di euro, in due tranche e recuperando anche avanzi del passato. Ma per il 2022 non c'è ancora nulla". "L'area metropolitana torinese è quella più colpita, ma il fenomeno è diffuso in tutte le province. Bisogna firmare dei protocolli di intesa per contrastare gli sfratti dopo la fine del blocco: bisogna evitare il conflitto sociale, garantendo il passaggio da casa a casa".

Dai manifestanti è scesa l'assessora Chiara Caucino, che ha fissato con i sindacati un incontro ufficiale per il prossimo martedì, 29 marzo, alle 16.30.

"Pieno sostegno alle richieste dei sindacati degli inquilini che hanno manifestato questa mattina davanti a Palazzo Lascaris", ha commentato Silvio Magliano (Moderati), "Anche la Giunta Regionale deve fare la sua parte. Solo in Piemonte si rischiano 5mila casi di richieste di sfratto. Inflazione al 6%, bollette raddoppiate e crisi economica peggiorano ulteriormente la situazione: subito un tavolo di discussione e pianificazione per evitare che migliaia di famiglie restino, anche nella nostra regione, senza una casa".

Massimiliano Sciullo

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