Taxi volanti a Torino. Sembra di parlare di un'utopia, di un concetto totalmente futuristico, ma è il progetto su cui stanno già lavorando attualmente diverse aziende dell'automotive torinese, oltre che dell'aerospazio.
Quagliotti: "Se ne parla molto"
A confermarlo è Fulvia Quagliotti, presidente Distretto Aerospaziale Piemonte: "Advance mobility, air mobility: se ne parla tanto. Abbiamo quel tessuto industriale dei fornitori che erano di Fiat e Stellantis, che hanno esperienza sull'autonomia dei veicoli. Che sia su una piattaforma volante o sul suolo, non cambia molto come concetto".
"Oggi ci sono nostre aziende che arrivano sull'automotive che lavorano già sulle piattaforme volanti. Non è una riconversione, ma un'integrazione" spiega Quagliotti. Di questo e di altri temi simili si parlerà durante un workshop della Fiera Internazionale A&T.
350 le aziende del comparto dell'aerospazio
Attualmente risultano 350 le aziende piemontesi del comparto dell'aerospazio: un settore in grado di generare 7 miliardi di fatturato nel 2020, grazie all'impiego di 20.000 addetti ai lavori. E se lo spazio appare così irraggiungibile e lontano, chissà che i "comuni mortali" non possano presto abituarsi all'idea di muoversi in taxi volanti. D'altra parte, diversi mezzi aerei simili ai droni vengono già utilizzati per il trasporto merci.
L'ultima frontiera della mobilità potrebbe quindi essere quella dei mezzi pubblici volanti, con Torino prima città italiana a sperimentarli, forte delle aziende dell'automotive presenti e in grado di svilupparne le tecnologie in sinergia con quelle dell'aerospazio.