Buone notizie per i quartieri Barca e Bertolla, situati all'estrema periferia nord di Torino: è stato riaperto oggi, infatti, il poliambulatorio ASL di via Anglesio 29. La struttura, chiusa nel 2019 e di proprietà della Città, è stata recentemente ristrutturata grazie a un investimento di 150mila euro da parte della stessa azienda sanitaria.
I servizi del poliambulatorio
Il centro ospiterà, da subito, un centro prelievi (attivo 2 giorni alla settimana, ndr), un ambulatorio infermieristico per medicazioni accessi venosi, medicazioni semplici e complesse, terapie iniettive, cateterismi vescicali e counselling per patologie croniche (3 giorni alla settimana), un consultorio pediatrico (2 giorni alla settimana) e un centro adolescenti (2 giorni alla settimana). A partire dal mese di luglio, invece, partiranno anche gli ambulatori di diabetologia ed endocrinologia e quello dell'infermiere di famiglia e di comunità.
La strategia dell'ASL per Torino nord
Per l'ASL di Torino si tratta di un ulteriore tassello nel mosaico di interventi che vedono la zona di Torino nord al centro della pianificazione strategica: “La scelta - ha affermato il direttore generale Carlo Picco – di chiudere il poliambulatorio, presa prima del mio arrivo, era dovuta alla scarsa affluenza di utenti. La richiesta di riaprire, arrivata dai comitati di quartiere a causa dell'assenza di una struttura sanitaria nella zona, ci ha spinto a investire qui ma saranno gli stessi cittadini a doversi assumere il ruolo di garanti del suo utilizzo; per il momento partiremo con questi servizi ma stiamo lavorando con le altre istituzioni per offrire nuove opportunità”.
Regione e Città per la medicina territoriale
Il Poliambulatorio è anche uno degli emblemi del tentativo di potenziare la sanità territoriale: “È nostro dovere - ha sottolineato l'assessore regionale Luigi Genesio Icardi – aprire ambulatori in aree periferiche perché tutti i territori meritano attenzione. Dopo i nuovi servizi attivati all'Oftalmico e aver dotato il San Giovanni Bosco di attrezzature all'avanguardia, le inaugurazioni non sono finite: grazie agli infermieri di comunità faremo crescere i servizi per togliere pressione sugli ospedali e garantire una sanità di prossimità per tutti i cittadini, senza dimenticare l'importanza dell'integrazione socio-sanitaria”.
La sinergia tra livelli istituzionali è anche nei pensieri del Comune: “Quando dobbiamo raggiungere un obiettivo condiviso - ha commentato l'assessore al welfare Jacopo Rosatelli – come quello della sanità territoriale non devono esserci distinzioni di appartenenza politica e questo presidio rientra nella logica di una città di prossimità. Dobbiamo, inoltre, continuare la battaglia contro la pandemia: l'impegno nella campagna vaccinale deve essere prioritario nonostante i grandi risultati già ottenuti”.