I corsivi di Virginia - 16 aprile 2022, 10:00

Sotto lo zero: i benefici della criosauna

Uno dei temi dibattuti durante la pandemia è stata la mancanza di sport e di esercizio fisico, che ha cambiato le abitudini e influito negativamente su stile di vita e salute psicologica

Sotto lo zero: i benefici della criosauna

Uno dei temi dibattuti durante la pandemia è stata la mancanza di sport e di esercizio fisico, che ha cambiato le abitudini e influito negativamente su stile di vita e salute psicologica.

La chiusura di palestre, campi da calcio, piscine, parchi, centri di danza e fitness ha costretto molti ad attrezzarsi per l’esercizio fisico in casa, per quanto possibile, parametrato alle dimensioni della propria abitazione e dei componenti della stessa. 

A Torino conosco molti “guru” del fitness, ognuno dei quali ha detto la propria, reinventandosi durante la pandemia, creando palestre virtuali e interattive a beneficio di tutti, spostando così il fitness tra app e futuro digitale. Fra questi non posso non citare la Ginnic Life, palestra storica ubicata nel centro di Torino, e il suo grande Big Boss, l’effervescente ed eclettico Carlo Zucca, dottore in Scienze Motorie, eccezionale innovatore, studioso e alla ricerca delle nuove frontiere del far star bene, della funzionalità corporea e del trattamento dei processi infiammatori che portano ai dolori articolari. Il suo è un continuo saltare tra le varie fiere del mondo, tra le quali IHRSA di Los Angeles e FIBO di Colonia, per arricchire la propria conoscenza e le applicazioni al servizio dei suoi clienti. 

Carlo Zucca lo definisco un raro professionista perché il suo impegno verso il pubblico di qualunque tipo, anche quando sono tanti, è totale e coinvolgente. Ti guida in modo esperto, ti supporta da perfetto coach mentale, anche per il suo carattere esuberante, e tutto questo per il raggiungimento dei traguardi che lui ha prefissato per te. 

In questo articolo però voglio concentrarmi su quella che oggi è l’argomento più di moda, e riguarda i benefici concreti dell’essere “sotto lo zero”. Lui è uno dei massimi esperti dell’esposizione dell’intero corpo alla “CRIOSAUNA”, creando un proprio centro a Torino con marchio registrato e con una storia di esperienza unica in questo settore. 

Da lui troviamo calciatori, atleti di varie discipline, signore desiderose di dimagrire, ma anche, come dice il mitico Carlo, la signora Pina, inviata da medici, che inizia a muoversi faticosamente ed è piena di dolori, trovando nel freddo una soluzione e un percorso di sollievo dal dolore. Il freddo diventa una vera e propria indicazione per i suoi straordinari benefici. 

 

Dott. Carlo Zucca, ci può spiegare cos’è la Criosauna? 

“E’ una sorta di cabina frigorifera nel quale viene vaporizzato azoto liquido. Questo azoto fa raggiungere temperature tra i -110 e i -197 gradi centigradi, creando un ambiente secco e asciutto. La Criosauna è un bagno freddo secco della durata massima di 2/3 minuti e serve per alleviare il dolore e infiammazioni, per ottenere risultati atletici migliori, per agire sul dimagrimento e sull’estetica e sul benessere psico-fisico. La Criosauna è l’ultima frontiera dei trattamenti estetici alternativi, arriva dagli USA, e si sta diffondendo a macchia d’olio nei principali centri benessere delle grandi città per gli ormai comprovati benefici del freddo sulla percezione del dolore, l’attivazione dei processi di rigenerazione, l’obesità, il diabete di tipo 2, sul sistema immunitario, e non da ultimo pelle e cellulite. A Torino siamo presenti da 6 anni, e abbiamo clienti che arrivano da tutto il Piemonte.”  

Come funziona? 

“Quando il nostro corpo viene sottoposto a queste temperature reagisce attivando una reazione di difesa basata sulla vasocostrizione con la diminuzione di temperatura dei tessuti cutanei e sottocutanei. A questa vasocostrizione, nelle ore successive, fa seguito un’ipertermia quattro volte superiore alle condizioni basali. 

Le fasi di vasocostrizione ed ipertermia svolgono l’azione di pulizia, che elimina le scorie tossiche ed i mediatori chimici dell’infiammazione, favorendo la guarigione ed evitando il processo di cronicizzazione delle stesse infiammazioni. Inoltre l’aumentata irrorazione sanguina in tutti i distretti del corpo, causata della crioterapia sistematica, induce un trasporto di ossigeno, di nutrienti ed endorfine, con il conseguente beneficio per le strutture cellulari, muscolari e scheletriche. Si arriva ad ottenere lo shock termico in maniera graduale, la temperatura percepita è intorno ai -20/30 gradi, in quanto è un freddo secco. Quando finisce la seduta, inizia la vasodilatazione. 

È consigliato un leggero lavoro aerobico della durata di dieci minuti che si può fare all’interno del centro. Quindi la Criosauna si propone di preservare lo stato di salute e di benessere del corpo a 360°.” 

Quali sono i vantaggi che si possono sentire immediatamente e a chi è consigliata? 

“A ogni nostro cliente - ci spiega Carlo Zucca - viene richiesto di rivolgersi al proprio medico e di effettuare una serie di esami preliminari come l’elettrocardiogramma per verificare che lo stato di salute del paziente sia compatibile con questo trattamento. Solo dopo aver superato questi esami, in accordo con il proprio medico, è possibile programmare la quantità di sedute necessarie per avere gli effetti richiesti dal cliente. Al momento la Criosauna è un trattamento molto popolare tra chi pratica sport a livello agonistico, come atleti e calciatori nello specifico, per velocizzare i tempi di guarigione dovuti a lesioni o altri infortuni e per riprendersi più velocemente da sforzi prolungati. La Crioterapia sistemica è particolarmente consigliata per chi soffre di malattie reumatiche, diabete, malattie dermatologiche come la psoriasi e per la sindrome dolorosa da affaticamento. Io credo molto nei benefici del “freddo” da molti anni, cioè quando l’ho scoperta negli USA durante una fiera. Sono stato il primo a provarla su me stesso e sui miei dolori di schiena trovando subito un effettivo miglioramento fisico ma anche mentale. L’unico consiglio che posso dare e di venire almeno una volta a provarla e a capire come farlo ad adattare ai propri problemi”. 

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Virginia Sanchesi

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