Economia e lavoro - 21 aprile 2022, 14:50

Italvolt: il progetto gigafactory a Scarmagno va avanti. E fissa l'obiettivo: "Produzione nel 2024"

Firmato il protocollo d'Intesa per procedere con i lavori. A giugno il progetto definitivo, nel 2023 la costruzione dello stabilimento

rendering Italvolto

Passi avanti per il progetto della gigafactory Italvolt a Strambino

La firma in calce al protocollo d'intesa e tre appuntamenti sul calendario: giugno 2022 per il progetto definitivo, i lavori al via a inizio 2023 e la produzione vera e propria nel 2024.
Tra treni che sono ormai passati (Stellantis, con destinazione finale Termoli) e altri che all'orizzonte non si mostrano ancora (la suggestione Audi paventata a inizio aprile), l'unica che sembra avere la carta buona in mano, al tavolo della transizione energetica, è Italvolt: la società dello svedese Lars Calstrom che ha scelto Scarmagno per installare la sua gigafactory. La fabbrica di batterie per auto.

L'accordo sottoscritto nelle scorse ore (che impegna anche Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e i Comuni di Scarmagno, Romano Canavese e Ivrea) punta a un'accelerazione burocratica e amministrativa verso la realizzazione della fabbrica. In particolare, il Protocollo di Intesa prevede l’istituzione di un Tavolo Tecnico di coordinamento che sarà presieduto da un delegato della Regione con il compito di coordinare e supportare i vari uffici istituzionali coinvolti, nell’ottica di un’efficiente azione amministrativa.

Se tutto andrà secondo i piani, il progetto Italvolt prevede di avviare la produzione di batterie a ioni di litio nella seconda metà del 2024 e conta di impiegare fino a tremila dipendenti, su una superficie complessiva di un milione di metri quadrati, per una capacità produttiva a regime di 45 GWh.  

Dopo la presentazione del progetto preliminare e il successivo nulla osta ottenuto a inizio 2022, la firma del Protocollo d’Intesa testimonia l’avanzamento di un progetto che procede spedito grazie alla costante collaborazione con tutte le autorità locali - commenta Lars Carlstrom, fondatore e ceo di Italvolt -. Il rispetto delle tempistiche del cronoprogramma condiviso ci porterà a diventare tra i primi player in Europa ad avviare la produzione, assicurandoci così un ruolo chiave nella filiera automobilistica elettrica”. 

La firma di questo protocollo - aggiungono il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore allo Sviluppo Economico, Andrea Tronzano - è la testimonianza precisa di come la Gigafactory a Scarmagno stia diventando sempre più concreta. Un cronoprogramma puntuale che scandisce i tempi di avvicinamento di un progetto che porterà benefici, sviluppo e occupazione; due successi fondamentali per il territorio e l’economia piemontese nei settori strategici come l’auto e l’innovazione tecnologica legata all’automotive".

La Città metropolitana di Torino avrà un ruolo cruciale nel procedimento di autorizzazione dell’impianto - sottolinea Sonia Cambursano, consigliera delegata allo Sviluppo economico - in sinergia con la Regione Piemonte e i Comuni. Lavorare in rete è per noi il miglior metodo per lo sviluppo del territorio. In questo progetto vediamo la possibilità di realizzare obiettivi di ricadute occupazionali e di sviluppo sul Canavese, ma anche di incentivare le energie sostenibili per la mobilità”. 

Massimiliano Sciullo

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