Nascono con un kit anti invecchiamento, alcune delle cellule del cervello chiamate oligodendrociti, specializzate nel dare supporto e protezione ai neuroni: è un'eredità nascosta e che viene alla luce solo quando c'è un pericolo e la loro scoperta potrebbe aprire la strada a nuove strategie sia per tutelare il cervello degli anziani, sia a future terapie contro malattie neurodegenerative. Pubblicato sulla rivista Nature Communications, il risultato si deve alla ricerca coordinata dall'Università di Torino, con il suo istituto Nico (Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi), e condotta in collaborazione con gli Stati Uniti.
Gli oligodendrociti sono noti per essere le cellule del cervello che producono la guaina di mielina che assicura la conduzione dei segnali fra i neuroni, e appartengono alla famiglia delle cellule diverse dai neuroni, come gli astrociti e quelle della microglia. Non era chiaro, però, se e quanto queste cellule fossero diverse fra loro e quanto la loro eterogeneità potesse avere impatto sulla fisiologia o sulla patologia del sistema nervoso centrale.
Per scoprirlo i ricercatori si sono concentrati sulle cellule progenitrici degli oligodendrociti (Opc) e hanno scoperto che "uno degli aspetti di eterogeneità degli Opc è la loro diversa 'origine di nascita'", osserva Enrica Boda, prima autrice del lavoro, condotto con i colleghi di Unito Martina Lorenzati, Roberta Parolisi, Gianmarco Pallavicini, Ferdinando di Cunto, Annalisa Buffo (dipartimento di Neuroscienze e Nico) e Luca Bonfanti (dipartimento di Scienze Veterinarie e Nico), in collaborazione con Stephanie Bielas, dell'Università del Michigan, e Brian Harding, dell'Università della Pennsylvania e Children's Hospital of Philadelphia.