L'Hiroshima e il produttore musicale Carlo Rossi, scomparso a Moncalieri nel 2015. Sono questi il luogo e la persona del cuore di Torino dei Negrita, che stasera saliranno sul palco dell'Eurovillage per un concerto "particolare: noi tre, con il nostro percussionista storico, per sferzate di potenza da far ballare il pubblico".
Ritorno alla normalità all'Eurovillage
E l'esibizione al Valentino segna per il gruppo di Capolona, in provincia di Arezzo, il ritorno alla normalità dopo la pandemia. "Siamo riusciti - ha spiegato il cantante Pau - a suonare insieme nel 2020 e 2021, ma è la prima volta che ci esibiamo in libertà totale senza mascherina. Si inaugura un nuovo corso vicino alla normalità di anni fa".
"Il nostro settore - ha aggiunto - in particolare i tecnici e le maestranze, hanno vissuto due anni da incubo".
"Bene Eurovision in Italia"
I Negrita sono contenti che l'Italia si sia aggiudicata Eurovision Song Contest. "Ben venga - ha detto Pau - ogni nuova iniziativa di aggregazione. Siamo contenti che sia a Torino perché, in campo musicale, rischiamo sempre di essere succubi di altre culture come America ed Inghilterra. Eurovision è un tessuto musicale molto democratico".
"Blanco e Mahmood spaccano"
Ed il gruppo pensa anche che Blanco e Mahmood abbiano buone chance di vittoria. Il duo, come spiegato da Drigo, "ha una canzone con un bel testo, sono belli da vedere, bravi da sentire e hanno tutte le carte in regola per fare un figurone".
"Questi ragazzi - ha aggiunto il cantante della band - spaccano".
Tema al centro della 66esima edizione della kermesse è la pace. "Il messaggio deve essere dentro ogni musicista che ha voglia di dire qualcosa al microfono. È ovvio che ad Eurovision si parla di Europa: abbiamo la guerra vicina ed è un argomento pressante, dopo gli anni di pandemia", ha concluso Drigo.