Attualità - 09 maggio 2022, 17:03

Hiroshima e Carlo Rossi, la Torino musicale dei Negrita: "Blanco e Mahmood spaccano" [VIDEO]

Il gruppo stasera sul palco dell'Eurovillage: "Prima volta che ci esibiamo in libertà totale senza mascherina"

negrita a torino

Hiroshima e Carlo Rossi, la Torino musicale dei Negrita: "Blanco e Mahmood spaccano"

L'Hiroshima e il produttore musicale Carlo Rossi, scomparso a Moncalieri nel 2015. Sono questi il luogo e la persona del cuore di Torino dei Negrita, che stasera saliranno sul palco dell'Eurovillage per un concerto "particolare: noi tre, con il nostro percussionista storico, per sferzate di potenza da far ballare il pubblico". 

Ritorno alla normalità all'Eurovillage 

E l'esibizione al Valentino segna per il gruppo di Capolona, in provincia di Arezzo, il ritorno alla normalità dopo la pandemia. "Siamo riusciti - ha spiegato il cantante Pau - a suonare insieme nel 2020 e 2021, ma è la prima volta che ci esibiamo in libertà totale senza mascherina. Si inaugura un nuovo corso vicino alla normalità di anni fa".

"Il nostro settore - ha aggiunto - in particolare i tecnici e le maestranze, hanno vissuto due anni da incubo".

"Bene Eurovision in Italia" 

I Negrita sono contenti che l'Italia si sia aggiudicata Eurovision Song Contest. "Ben venga - ha detto Pau - ogni nuova iniziativa di aggregazione. Siamo contenti che sia a Torino perché, in campo musicale, rischiamo sempre di essere succubi di altre culture come America ed Inghilterra. Eurovision è un tessuto musicale molto democratico". 

"Blanco e Mahmood spaccano" 

Ed il gruppo pensa anche che Blanco e Mahmood abbiano buone chance di vittoria. Il duo, come spiegato da Drigo, "ha una canzone con un bel testo, sono belli da vedere, bravi da sentire e hanno tutte le carte in regola per fare un figurone".

"Questi ragazzi - ha aggiunto il cantante della band - spaccano". 

 Tema al centro della 66esima edizione della kermesse è la pace. "Il messaggio deve essere dentro ogni musicista che ha voglia di dire qualcosa al microfono. È ovvio che ad Eurovision si parla di Europa: abbiamo la guerra vicina ed è un argomento pressante, dopo gli anni di pandemia", ha concluso Drigo.

Cinzia Gatti

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