Le Gallerie d’Italia – Torino, nuovo museo di Intesa Sanpaolo, apriranno al pubblico il 17 maggio a Torino in Piazza San Carlo con due mostre fotografiche: “La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia” di Paolo Pellegrin, un reportage fotografico d’autore dedicato al tema del cambiamento climatico con la curatela di Walter Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi, e “Dalla guerra alla luna. 1945-1969. Sguardi dall’Archivio Publifoto”, una selezione di immagini storiche dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo a cura di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso che documenta il miracolo economico fino alla più grande conquista dell’uomo moderno, lo sbarco sulla luna.
Paolo Pellegrin
Al centro del nuovo museo torinese di Intesa Sanpaolo il mondo della fotografia nelle sue mille sfaccettature e nel suo saper raccontare storia e contemporaneità: la prima mostra temporanea in Gallerie d’Italia – Torino è dedica al lavoro di Paolo Pellegrin con la curatela di Walter
Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi. Una doppia occasione per visitare la nuova sede museale presso Palazzo Turinetti, appena ristrutturato per ospitare la collezione permanente dell’Archivio Publifoto, proprietà della Banca.
“La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia” mette in mostra il lavoro del fotogiornalista italiano Paolo Pellegrin, attraverso i reportage fotografici che l’autore ha dedicato al tema del cambiamento climatico. Il lavoro rappresenta una committenza originale che ha visto impegnato Pellegrin in Paesi come Namibia, Islanda, Costa Rica, Italia per fornire una personale lettura per immagini del rapporto tra l’uomo e il suo ambiente naturale, tema cruciale della contemporaneità.
Dalla guerra alla Luna
Attraverso una selezione di circa 80 scatti, la mostra temporanea racconta l’Italia che rinasce dalle macerie del secondo conflitto mondiale, il piano Marshall con cui l’America l’aiuta a ripartire, il boom degli anni ’60 e l’avvento della televisione, la motorizzazione di massa e i sogni legati alla conquista della luna.
Per capire l’Italia di oggi è quanto mai opportuno un tuffo nel passato, che illustri passo a passo quel che il Paese è stato ed è diventato nella seconda metà del secolo scorso. Nel 1945 l’Italia è un Paese in ginocchio: esce da 20 anni di fascismo e da cinque di guerra. È un Paese letteralmente «a terra»: bisogna ricostruire il tessuto sociale, l’economia, ma anche le istituzioni politiche dopo la dittatura e il vuoto di potere, creatosi con l’armistizio, durato due anni.
Nelle immagini della mostra vediamo le baracche (per abbatterle passeranno molti anni) che costellano le periferie delle grandi città, e le prime case popolari, costruite grazie al progetto Ina Casa. C’è palpabile l’euforia di quegli anni, con la nascita di nuovi giornali e il desiderio che accomuna tutti di ripartire.