A 100 anni dalla strage fascista di Torino, la Città si interroga su come commemorare e ricordare il massacro avvenuto tra il 18 e il 20 Dicembre 1922, quando una serie di eventi condotti da squadre d’azione fasciste portarono alla morte di 11 persone e al ferimento di 26 tra operai, sindacati, giornalisti e politici.
Ricordare per non dimenticare
Non dimenticare. E’ questo il senso della mozione proposta dal consigliere comunale Pierino Crema (Pd), insieme alla capogruppo del partito Nadia Conticelli. “La strage fu un punto di arrivo di un biennio di continui assalti da parte di organizzazioni fasciste a sedi di associazioni operaie, giornali e cooperative” ricorda Crema.
Eppure, nonostante l’importanza dell’evento, in pochi conoscono quanto successo all’ombra della Mole 100 anni fa davanti alla vecchia stazione ferroviaria di Porta Susa, in quella che oggi, non a caso, si chiama piazza XVIII Dicembre. “Dobbiamo far capire ai cittadini perché la piazza si chiama cosi: quei fatti, che non devono ripetersi, hanno segnato la storia di questo paese” ribadisce Crema.
Iniziative, eventi e commemorazioni
L’idea è quella di dare luogo a una serie di iniziative come ristampe di testi, video, percorsi che includano gli studenti, commemorazioni e mostre, al fine di ricordare il triste anniversario della Strage di Torino, collaborando con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Anppia e Anpi, che hanno comunicato alla Città di costituire un comitato per celebrare il centenario e la Circoscrizione 1.
“E’ bene che gli anticorpi antifascisti rimangano ben saldi: condivido lo spirito di questa mozione” dice Alice Ravinale (Sinistra Ecologista). “Al di là della targa già presente - prosegue la consigliera comunale - è bene che le iniziative siano fruibili a tutta la cittadinanza. Penso a mostre aperte nella stazione, ma anche teatro di strada”.