Attualità - 20 maggio 2022, 07:00

Alba da allarme rosso: nel 2020 un incidente mortale su tre a Torino è avvenuto la mattina presto

In Provincia hanno perso la vita 15 pedoni e 3 ciclisti: i risultati dello stadio condotto dalla campagna per la sicurezza stradale #rispettiamoci, che oggi fa tappa a Torino assieme al Giro d'Italia

incidente automobilistico

Buona parte degli incidenti mortali avvengono nelle prime ore del giorno (foto di repertorio)

La campagna per la sicurezza stradale #rispettiamoci, promossa da ACI durante il Giro d’Italia, domani fa tappa a Torino assieme alla carovana rosa, per indirizzare verso i corretti comportamenti di guida, specie quando gli automobilisti incontrano chi pedala o i pedoni.

I numeri degli incidenti stradali invitano a riflettere sulla sicurezza delle nostre strade, in particolare a tutela dei ciclisti, dei pedoni e della micro-mobilità in costante crescita. I dati a disposizione riguardano il 2019, anno pre-pandemico, e il 2020, l’anno in cui si è manifestato il Covid, in cui si è registrata una forte diminuzione del traffico e degli spostamenti, dovuti al lockdown totale e parziale. Nella loro differenza di parametri il 2019, il 2020 e il 2021 (seppur non ancora pienamente elaborato statisticamente) rappresentano un focus interessante per porre le basi per una maggiore prevenzione degli incidenti. 

Nel 2019 abbiamo assistito a un leggero incremento nelle percorrenze medie annue, con un aumento del 5,6% rispetto al 2018. La vendita di biciclette e di e-bike nel 2019 è aumentata del 7% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alla diffusione proprio delle e-bike, da sole cresciute del 13% (passando da 173mila a 195mila pezzi venduti, con 1,713 milioni di unità in totale). Aumenta anche l’uso di altre forme di micromobilità elettrica, in particolare i monopattini (+100.000 in uso in Italia), che ai fini della circolazione stradale sono stati equiparati alle biciclette (legge 160 del 27 dicembre 2019). Tutto questo però è stato inaspettatamente ed improvvisamente superato nel 2020, con l’arrivo della pandemia da Covid-19 che ha letteralmente stravolto le abitudini di tutti, con forti ripercussioni sulla mobilità che continueranno a protrarsi nel prossimo futuro. 

Si assiste ad una forte ascesa della bicicletta come mezzo di trasporto: nel 2020 le vendite hanno raggiunto più di 2.000.000 di pezzi, con un aumento del 17% rispetto al 2019, mentre le vendite di e-bike sono aumentate addirittura del 44%. Tra i motivi dell’incremento gli incentivi governativi all’acquisto delle bici, ma anche la “necessità di distanziamento” e la “paura di assembramenti sui mezzi pubblici” dovuti alla pandemia. A ciò si aggiunga l’impressionante numero di monopattini elettrici venduti nel 2020: 125.000 (+140%) solo nei primi sette mesi dell’anno. La ricerca condotta da ISFORT mostra come nel periodo post-lockdown (18 maggio-15 ottobre) sia aumentata la quota di mobilità dolce (popolazione che si sposta a piedi, in bicicletta o in monopattino: +11%) a discapito di tutti i mezzi motorizzati, ma soprattutto del Trasporto Pubblico Locale. 

In questo contesto, in cui la mobilità ha subito una battuta d’arresto come mai si era verificato prima, un ritorno positivo è sicuramente dato dalla diminuzione di incidenti stradali, dovuta alla minore esposizione al rischio. La prima metà del 2021 evidenzia il recupero della quota modale dell’auto, ormai ai livelli pre-Covid, rispetto alla mobilità dolce, in riassestamento dopo la grande crescita del 2020. Anche dal mercato provengono gli stessi segnali: dopo un boom di vendite di biciclette nel 2020, il mercato complessivo nel 2021 ha segnato una flessione del 2%, pur essendo aumentate le vendite di e-bike. Per quanto riguarda l'incidentalità, da un'analisi sui dati della Polizia Locale dei grandi Comuni disponibili, si registrano valori pressoché stabili rispetto al 2020 o al più in lieve aumento, soprattutto nell'ultimo trimestre. L’aumento delle velocità durante, inoltre, la pandemia è stato registrato in tutti i principali Paesi europei. Da considerare anche l’aumento delle sanzioni elevate ai ciclisti, in relazione al maggior uso di questo mezzo. 

Nel Comune di Torino, nel 2020, si sono registrati 2.058 incidenti stradali, che hanno portato a 14 decessi (dato in calo rispetto ai 29 del 2019) e a 2.930 feriti in maniera grave. Oltre un terzo degli episodi mortali (5) si sono verificati nella fascia oraria che va dalle 7 alle 9 del mattino. Per quanto riguarda gli utenti vulnerabili, invece, i pedoni investiti sono stati 387 (di cui 4 morti), mentre negli incidenti sono state coinvolte 233 biciclette, 67 monopattini e 5 bici elettriche. Ampliando il campo d'indagine all'intera Provincia di Torino, invece, i decessi sono stati 71 (26 soltanto nei fine settimana), di cui 15 in orario notturno. Rilevanti i numeri registrati in concomitanza con condizioni meteo avverse: 252 incidenti sono avvenuti con la pioggia, 30 con la nebbia, 14 con forte vento e 13 con la neve. Nel corso dei dodici mesi, inoltre, i pedoni investiti sono stati 572 (15 morti) e le biciclette coinvolte 423 (3 ciclisti morti). 

All'insegna della nuova campagna #rispettiamoci sulla sicurezza stradale, anche quest’anno stiamo lavorando per una mobilità più consapevole e responsabile, formando soprattutto l’utenza vulnerabile, attraverso l’erogazione di corsi sulla sicurezza stradale a due ruote e di altri sperimentali di micro mobilità - ha affermato Piergiorgo Re, presidente dell’Automobile Club di Torino - In tutto abbiamo formato oltre 1.000 ragazzi. I corsi di micro mobilità hanno avuto come obiettivo quello di rendere i ragazzi capaci di analizzare i fattori di rischio di questi mezzi innovativi e di adottare i comportamenti corretti interagendo con l’ambiente circostante. Si è posto inoltre l’accento sul rispetto dell’ambiente e sul programma europeo di 'Emissioni zero' per il 2050, attraverso l’impegno in azioni comuni che comprendono l’uso efficiente delle risorse, il ripristino della biodiversità e la riduzione dell’inquinamento”.

redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU