Eventi - 20 maggio 2022, 12:15

Letti di Notte 2022: dal 7 all’11 giugno il Festival letterario di Carmagnola nel parco di Cascina Vigna

Torna la manifestazione organizzata dal Comune e dal Gruppo di Lettura Carmagnola nell’ambito del Mese della Cultura 2022: tra gli ospiti Piero Chiambretti, Alessandro Fullin, Antonio Caprarica, Beppe Severgnini ed Enrica Bonaccorti. Ingresso libero

Eventi Carmagnola

Torna a Carmagnola l'appuntamento con "Letti di notte"

Da martedì 7 a sabato 11 giugno 2022, nella cornice del parco di Cascina Vigna di via San Francesco di Sales 188, torna a Carmagnola il Festival letterario “Letti di Notte”, organizzato dal Gruppo di Lettura Carmagnola e dal Comune di Carmagnola nell’ambito delle iniziative per il Mese della Cultura.

La manifestazione - alla sua ottava edizione consecutiva- ha il patrocinio di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino e del Centro per il Libro e la Lettura – Città che Legge; è organizzata in collaborazione con la biblioteca civica “Rayneri Berti” di Carmagnola, Essenza Danza, il progetto NormalMente, il Circolo fotografico “La Fonte”, Radio Vida Network e Buendia Books.

La formula del Festival è quella ormai collaudata negli anni, che ha fatto spesso registrare incredibili “sold out”: scrittori e giornalisti ospiti presenteranno le loro opere e dialogheranno sul palco di Cascina Vigna, rispondendo alle domande del pubblico e rendendosi disponibili per il firma-copie dei loro libri.

Tutte le serate hanno inizio alle ore 21, a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili (non è prevista la prenotazione). 

Questi gli ospiti dell’edizione 2022:

• martedì 7 giugno: Piero Chiambretti, intervistato da Alessandra Comazzi

• mercoledì 8 giugno: Alessandro Fullin, intervistato da Antonio Pizzo

• giovedì 9 giugno: Antonio Caprarica, intervistato da Barbara Ronchi della Rocca

• venerdì 10 giugno: Beppe Severgnini

• sabato 11 giugno: Enrica Bonaccorti

Ogni sera si esibiscono anche gli artisti di Essenza Danza: per loro, la coreografa Elena Piazza ha pensato momenti di ballo ispirati ai vari libri e agli scrittori presenti sul palco. 

Coinvolti anche i ragazzi “speciali” del progetto NormalMente: ognuno dà il proprio contributo, a seconda delle capacità e inclinazioni personali, occupandosi ad esempio dell’accoglienza del pubblico e delle domande agli ospiti. Le fotografie ufficiali sono realizzate dal Circolo  “La Fonte”.

Disponibili ampio parcheggio e servizio bar e ristorante presso la Trattoria della Vigna (prenotazioni al numero 338-2369343 oppure allo 011-2642136); in caso di maltempo la manifestazione si svolge al coperto, allo stesso indirizzo.

Tutte le serate sono anche trasmesse in diretta streaming online, sulla pagina Facebook ufficiale “Letti di Notte Carmagnola” e sulle pagine social di Essenza Danza, di Radio Vida Network e delle testate locali del territorio carmagnolese. 

«Anche quest’anno siamo riusciti ad avere sul nostro palco personaggi di fama nazionale che, con la loro indiscussa bravura, sapranno intrattenere e incuriosire il pubblico, sia chi è già appassionato di lettura sia i lettori occasionali -dichiara Maurizio Liberti, direttore artistico della manifestazione- Letti di Notte, oltre a voler avvicinare chi scrive a chi legge, mira anche a creare contaminazioni tra la Letteratura e le altre Arti, ponendosi come un momento di approfondimento culturale, di socialità e di svago, in un’atmosfera vivace di reciproco scambio».

Legati al Festival 2022 vi sono quindi alcuni eventi collaterali. Dal concorso vetrine, che vede coinvolte decine di esercizi commerciali cittadini con allestimenti a tema libro/letteratura, alla premiazione (in programma la sera di mercoledì 8) degli studenti finalisti del concorso letterario “Adesso scrivo io”, realizzato in collaborazione con la biblioteca civica e l’Istituto scolastico superiore Baldessano-Roccati. 

L’iniziativa, nata in seno alla Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, ha visto la partecipazione di ben 85 ragazzi e ragazze dei vari indirizzi di studio: prendendo ispirazione dagli “Aneddoti infantili” di Elsa Morante, si sono cimentati nella scrittura di un elaborato sula loro fanciullezza. I venti racconti finalisti sono stati pubblicati in un libro edito dalla casa editrice torinese Buendia Books, che sarà presentato nell’occasione.

Il manifesto originale del Festival è stato invece disegnato dall’illustratore Nicolò Canova, artista di fama internazionale che lavorato, tra gli altri, per Disney, Sephora, Lancome e Huawei.

Per ulteriori informazioni sull’evento e per contatti, visitare la pagina Facebook ufficiale “Letti di Notte Carmagnola”, scrivere all’indirizzo email gdlcarmagnola@gmail.com oppure chiamare il numero 392-5938504.

MARTEDÌ 7 GIUGNO 2022, ORE 21

PARCO DI CASCINA VIGNA

VIA SAN FRANCESCO DI SALES 188 - CARMAGNOLA (TO)

PIERO CHIAMBRETTI

Intervistato da Alessandra Comazzi, critica televisiva de “La stampa”

IL LIBRO

Chiambretti: Autobiografia autorizzata dalla figlia Margherita (Sperling & Kupfer)

«Ho scritto questo libro perché l'ha voluto mia figlia Margherita, la metà della mia vita». 

Piero Chiambretti, attore, conduttore, regista, showman, sceneggiatore, produttore, ma soprattutto ideatore di programmi innovativi e di enorme successo che hanno fatto la storia della televisione, da quarant'anni gioca con il mondo dello spettacolo e ogni volta lo reinventa. Imprevedibile e dissacrante in ogni sua interpretazione del ruolo dell'intrattenitore, ha lasciato la sua inconfondibile firma anche in radio, cabaret e cinema.

In questa autobiografia, la sua voce trasporta il lettore in una vita unica che vale come centomila per quantità e qualità di invenzioni, eccessi creativi, insuccessi visionari, straordinari trionfi e continue fughe verso il futuro. 

Attraverso queste pagine ironiche, pirotecniche, geniali, a tratti malinconiche, a tratti esilaranti, si entra per la prima volta nell'universo chiambrettiano, cerebrale e sentimentale allo stesso tempo, e si scopre il fanciullo, l'artista, l'uomo.

L’ AUTORE Piero Chiambretti

Autore e conduttore televisivo italiano, nato ad Aosta 1956. Dopo aver lavorato in piccole emittenti private del torinese, ha esordito nel 1984 in Quo vadis, programma in onda su Rete 4 condotto da Maurizio Nichetti, in cui peraltro ha goduto di uno spazio limitato. Un maggior successo ha riscosso Va’ pensiero (1988) che, trasmesso dalle reti RAI, gli è valso un Telegatto come rivelazione televisiva dell’anno. 

Si è occupato anche di calcio, sebbene in tono leggero e derisorio, con Prove tecniche di trasmissione e Prove tecniche di Mondiale (1990). Noto per un umorismo tagliente ma gentile, ha ideato e condotto trasmissioni che lo vedono interagire in maniera surreale con le celebrità e la gente comune, ispirato da un continuo superamento dei linguaggi e dei vezzi televisivi correnti. Ha presentato due edizioni del Festival di Sanremo (1997 e 2008) e un’edizione del Dopofestival (1998). 

In anni recenti ha lavorato in programmi più personali e raccolti, dapprima in RAI con Chiambretti c’è (2001), quindi su La7 con la striscia quotidiana Pronto Chiambretti (2003) e successivamente con Markette (2004-07). Passato a Mediaset nel 2009, fino all'aprile 2011 ha condotto su Canale 5 il programma Chiambretti Night. Solo per numeri uno, cui ha fatto seguito il Chiambretti Muzik Show, in onda su Italia 1 dall'autunno dello stesso anno fino all'anno successivo, per poi tornare a condurre su Canale 5 Chiambretti Supermarket nel 2014 e Grand Hotel Chiambretti nel 2015. Nel

2016 è stato il protagonista del Post-Isola, il programma che commentava la trasmissione principale L'Isola dei famosi e dallo stesso anno al 2018 su Canale 5 ha condotto Matrix Chiambretti, programma di approfondimento. 

Dal 2018 al 2020 ha condotto su Rete 4 CR4 - La Repubblica delle donne e dal 2020 su Italia 1 conduce Tiki Taka - Il calcio è il nostro gioco. Nel 2021 ha pubblicato il testo Autobiografia autorizzata da mia figlia Margherita.

L’INTERVISTATRICE Alessandra Comazzi

Figlia di un tipografo, comincia a collaborare con alcuni giornali (La voce del Popolo, Stampa Sera) subito dopo la maturità classica. Contemporaneamente all’inizio dell’attività giornalistica prende il diploma da sommelier (AIS). A 21 anni viene assunta a La Stampa dove, due anni dopo, diventa giornalista professionista. Per qualche anno è la più giovane professionista d’Italia. A La Stampa inizia dalle Cronache del Novarese, che allora si realizzavano a Torino, ma avendo la passione dello spettacolo viene spostata dopo poco di sezione. Inventa e realizza TorinoSette, settimanale dedicato alle buone notizie e agli appuntamenti della città piemontese. Realizza inoltre il settimanale In tivù. A lungo responsabile del settore spettacoli de La Stampa, sceglie poi la libera professione, diventando free lance; è sempre il critico televisivo de La Stampa. 

Ha diretto Archiworld.tv, una tv via web sull’architettura. Ha scritto e condotto programmi radiofonici e televisivi come Gente di Broadway e Televisionando. 

Recentemente ha deciso di occuparsi anche di mediazione sindacale, attualmente è il presidente dell’Associazione Stampa Subalpina. 

Ha insegnato Analisi e critica della televisione alla Facoltà di Lettere di Torino, è stata tutor al master in giornalismo di Torino. Studiosa dei mezzi di comunicazione, in oltre settemila articoli ha analizzato i programmi, il consolidarsi e il mutare delle tendenze, dei climi, delle mode della tv.

Giurata per i TeleRatti (edizioni 2008, 2009, 2010, 2011).

MERCOLEDÌ 8 GIUGNO 2022, ORE 21

PARCO DI CASCINA VIGNA

VIA SAN FRANCESCO DI SALES 188 - CARMAGNOLA (TO)

ALESSANDRO FULLIN

Intervistato dal prof. Antonio Pizzo – Università degli Studi di Torino

IL LIBRO

Nudo maschile in arancione e giallo (Manni Editori) 

In Polonia, negli anni tra le due guerre mondiali, si respira ancora un’atmosfera bohémienne. La contessa Zaskaja, nobile decaduta ma non rassegnata alla fine di un'epoca, organizza cene che dovrebbero essere fastose ma che, guarda caso, si svolgono sempre nel giorno in cui la cuoca è in permesso; e fa da mecenate a Vanessa, pittrice innamorata delle avanguardie artistiche europee, capace di dipingere nudi maschili senza vergogna e tazzine da tè con stile drammatico.

Poi, in questo spaccato mitteleuropeo d’inizio Novecento, tra nature morte e passioni quanto mai vive, entrano Pavel, giardiniere bello come una statua greca, di cui si innamora il giovane e romantico Mattia; Marek, reduce dalla Grande Guerra, che diviene lo sposo e il modello di Vanessa; e ancora galleristi, artisti, divi del cinema muto.

Sono i personaggi teneri e bizzarri di un romanzo scritto con la leggerezza di un cronista mondano e l’ironia di un comico di razza, sempre in bilico tra realtà storica e invenzione, nel quale l'amore per l’arte diventa la metafora del desiderio di ridisegnare il mondo – rendendolo, se possibile, più bello, elegante e sensuale.

L’ AUTORE Alessandro Fullin 

È triestino di nascita, Bolognese di adozione (ha studiato al DAMS nei favolosi anni ’80) e biellese (attualmente) di residenza.

La sua cifra comica è figlia del surrealismo e della grande ironia. Acuto e raffinato osservatore delle debolezze, delle contraddizioni e delle follie umane, nelle sue opere (scritte o teatrali) Fullin pesca a piene mani dalla grande letteratura, da Wilde a D’Annunzio a Omero, con esilaranti risultati, spesso evidenti già dai titoli: Come fidanzarsi con un uomo senza essere donna, Un delitto senza importanza: chi ha ucciso Oscar Wilde?, Pomodori sull'orlo di una crisi di nervi, Le Serve di Goldoni.

I suoi personaggi, primo fra tutti la isterica insegnante di una lingua morta “Tuscolana”, sono noti per aver calcato i palcoscenici di trasmissioni televisive come Zelig, Belli dentro (su Canale5), Comedy Lab (su MTV), G-Day (su la 7). 

A teatro è stato autore e interprete di numerosi spettacoli che hanno riscosso ottimi successi di pubblico e critica. Tra gli altri : L’auto dei comizi (con la regia di Andrea Adriatico, produzione Teatri di vita, 2003), Le Serve di Goldoni (co-produzione Teatri di vita - Biennale di Venezia, 2007), Gengis Khan: ovvero il problema del Tartaro (con Clelia Sedda) e Un delitto senza importanza: chi ha ucciso Oscar Wilde? (per la regia di Roberto Piana). Di quest’ultimo, egli stesso ha avuto modo di commentare: “In questo spettacolo non faccio ruoli etero, detesto la fantascienza...”.

Dal 2016 Alessandro Fullin porta nei teatri Piccole Gonne, esilarante e raffinata rivisitazione del famigerato classico della letteratura americana. Dalla stagione 2016/2017 è in tour anche con La Divina, nuova parodia della Divina Commedia di Dante Alighieri, condita come sempre da aforismi esilaranti e pungenti ironie. Nel 2019 si presenta nuovamente sul palco con gli attori della Compagnia NuoveForme con la commedia Suore nella tempesta. Questa volta nessuna rilettura di un classico ma un testo nato dialettale ("Basabanchi") pubblicato nel 2017 da Mgs Press in scena.

L’INTERVISTATORE Antonio Pizzo

È professore associato in Discipline dello Spettacolo presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino, dove insegna multimedialità e teatro, e a Napoli, dove tiene il corso di analisi dell’opera multimediale. Si è interessato di teatro di ricerca e tecnologia e scrive per la rivista on line Noemalab.

GIOVEDÌ 9 GIUGNO 2022, ORE 21

PARCO DI CASCINA VIGNA

VIA SAN FRANCESCO DI SALES 188 - CARMAGNOLA (TO)

ANTONIO CAPRARICA

Intervistato da Barbara Ronchi Della Rocca

IL LIBRO

Elisabetta, per sempre regina (Sperling & Kupfer)

Un'indagine appassionante nella storia, nei luoghi, tra i personaggi dell'ultima grande dinastia reale alla ricerca dell'Elisabetta segreta.

Quando Elisabetta salì al trono, nel 1952, Truman governava gli USA e Stalin guidava l'URSS. Sette decenni più tardi, dopo la fine dell'Impero britannico, il crollo del comunismo, diverse tragedie collettive e da ultimo perfino la peggiore pandemia da un secolo in qua, lei è ancora al suo posto, anacronistica nei suoi completi pastello come nella sua rigida etichetta, impassibile di fronte alle tempeste e agli scandali che si sono accumulati nella vita della famiglia reale: dai vari divorzi alla morte di Diana, dai sex affair del principe Andrea alla ribellione di Harry e Meghan. 

Se gli avvenimenti sollevano più di un interrogativo sulla sopravvivenza della Corona, è innegabile però che la regina, dopo aver consacrato la sua lunga vita alla monarchia, sia ormai universalmente il simbolo del suo Paese. 

A lei, che ben pochi possono vantarsi di conoscere, Antonio Caprarica ha dedicato un'indagine penetrante e documentatissima, seguendone la storia fin dalla nascita e dal ribaltamento della linea dinastica che le regalerà la corona dopo l'abdicazione di Edoardo VIII, le cui simpatie naziste preoccupavano gli ambienti politici non meno del suo legame con la divorziata Wallis Simpson. In ciascuna delle tappe il giornalista, il maggiore esperto italiano della Casa Reale, va alla ricerca dell'Elisabetta segreta, dei sentimenti, dei sogni, dei tormenti nascosti dietro la maschera offerta ai sudditi e ai media nelle situazioni ufficiali. 

Un'occasione unica per ripercorrere i momenti più significativi di un regno punteggiato di record e per avvicinare, attraverso un racconto appassionante, una donna straordinaria che, qualunque sarà la sorte della dinastia, sarà regina

L’ AUTORE Antonio Caprarica

Giornalista e saggista italiano, è nato a Lecce nel 1951. Ultimati gli studi in Filosofia, negli anni

Settanta ha iniziato l’attività giornalistica scrivendo prima per Mondo nuovo, poi per L’Unità. Nel 1989 il debutto televisivo al TG1 come corrispondente dai paesi mediorientali; ha raccontato le rivolte antisovietiche in Afghanistan e la prima Guerra del Golfo. 

È stato capo dell’Ufficio di corrispondenza Rai da Mosca (1993-97), e da Londra (1997- 2006), e nel 2006 ha diretto la sede Rai parigina. Tornato in Italia, tra il 2006 e il 2009 è stato direttore del Giornale Radio Rai e di Rai Radio Uno. Caprarica è stato corrispondente da Londra per il TG1 dal 2010 al 2013.

Ha all’attivo diverse pubblicazioni, tra cui si ricordano C’era una volta in Italia, 2010; La classe non è acqua, 2011; Oro, argento e birra. Le Olimpiadi di Londra, 2012; Ci vorrebbe una Thatcher, 2012; Il romanzo dei Windsor, 2013; Il romanzo di Londra. Storie, segreti e misfatti di una capitale leggendaria, 2014; Tanto sesso, siamo inglesi!, 2015; Intramontabile Elisabetta, 2016; Londra infinita e L'ultima estate di Diana, entrambi del 2017; Elisabetta. Per sempre regina. La vita, il regno, i segreti, 2021; E non vissero per sempre felici e contente, 2022.

L’INTERVISTATRICE Barbara Ronchi Della Rocca

Giornalista pubblicista, esperta di bon ton, collabora con numerosi settimanali e periodici, con le reti Rai e Mediaset, con la Televisione della Svizzera Italiana (per cui ha seguito e commentato in diretta, gli avvenimenti legati alle famiglie reali europee, tra cui le nozze di Carlo d’Inghilterra, quelle di suo figlio William, il funerale di Ranieri di Monaco, e il Giubileo della Regina Elisabetta).

Ha partecipato per molti anni al programma tv Alle falde del Kilimangiaro.

È consulente di cerimoniale e protocollo di importanti Aziende ed Enti ed è docente dell’Associazione Nazionale Cerimonialisti Enti Pubblici.

A Torino collabora con il Dipartimento di Storia dell’Università degli Studi, il Centro Europeo di Studi sulla Storia dell’Alimentazione, la Scuola d’Applicazione dell’Esercito - Istituto di Scienze strategiche, il Centro Congressi dell’Unione Industriale, la Presidenza del Consiglio Regionale, il Centro Pannunzio e l’Ascom.

Tiene corsi di formazione e galateo aziendale presso importanti Aziende italiane. I suoi fortunati (e molto copiati) libri di galateo sono fonti riconosciute e consigliate dall’Ufficio del Cerimoniale del Senato della Repubblica.

È membro Onorario dell’Associazione Italiana Sommeliers, del Club di Papillon, dell’Associazione Italiana Cuochi, dell’Accademia delle Tradizioni Gastronomiche del Piemonte, dell’Associazione Sommeliers del Giappone, dei Disciples d’Auguste Escoffier, della Confraternita del Gnocco fritto di Modena.

Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, fra cui a Foligno il premio “I primi d’Italia”, a Torino il Premio di cultura “L’Arcangelo” e il premio “Torino Libera – Valdo Fusi”.

VENERDÌ 10 GIUGNO 2022, ORE 21

PARCO DI CASCINA VIGNA

VIA SAN FRANCESCO DI SALES 188 - CARMAGNOLA (TO)

BEPPE SEVERGNINI

Beppe Severgnini non presenterà un libro specifico della sua sterminata bibliografia ma farà uno speech che avrà come tema il viaggio.

L’ AUTORE Beppe Severgnini

Giornalista italiano, è nato a Crema (CR) nel 1956. Ultimati gli studi in Giurisprudenza, ha intrapreso la carriera giornalistica e nel 1984 è diventato corrispondente da Londra per Il Giornale (1984-88). Dopo quattro anni come inviato in Europa Orientale, Russia e Cina (1988-92), nel 1994 è passato a La Voce (corrispondente da Washington D.C.) per poi entrare nella redazione del Corriere della Sera un anno più tardi; da allora Severgnini è una delle firme più note del quotidiano milanese. 

Autore di diverse pubblicazioni (tra cui La testa degli italiani, 2005; La pancia degli italiani, 2010; Italiani di domani. Otto porte sul futuro, 2012; La vita è un viaggio, 2014; Signori, si cambia, 2015; Italiani si rimane, 2018; Neoitaliani. Un manifesto, 2020; Inter nos. Interismi 2021, 2021, e, con F. P. Figliuolo, Un italiano. Quello che la vita mi ha insegnato per affrontare la sfida più grande, 2022). Ha scritto per illustri testate estere (quali The Sunday Times e The Economist) e ha collaborato con La Gazzetta dello Sport (2001-2011); dal 2011 è opinionista per il Financial Times. Dal 2015 al 2016 condotto su Rai Tre il programma L'erba dei vicini. Dal 2017 al 2019 è stato direttore del settimanale 7 del Corriere della Sera. In riconoscimento al suo lavoro, è stato nominato Commendatore della Repubblica Italiana nel 2011.

SABATO 11 GIUGNO 2022, ORE 21

PARCO DI CASCINA VIGNA

VIA SAN FRANCESCO DI SALES 188 - CARMAGNOLA (TO)

ENRICA BONACCORTI

IL LIBRO

Condominio addio! (Baldini+Castoldi)

Cico, stravagante nobile rampollo, che ha trentasei anni, altrettante tartarughe (finte) e una vera – Ada– con cui convive da anni; Cico che si chiama con suo grande dispiacere Francesco Maria von Altemberger dei Marchesi Isvardis; Cico che aveva lasciato il palazzo di famiglia per trovare pace in un condominio, ma che la pace non l’aveva trovata neanche lì: proprio lui, Cico, tenta ora la sorte al Grand Hotel. Qui finalmente, nonostante le domande del solito giornalista ed ex condomino Alberto Longi e l’invadenza del servizievole capo-portiere, il signor Trollo, nulla sembra poter disturbare la sua pace.

Eppure Cico scoprirà ben presto che esiste un mondo inesplorato al di là dei confini che ha meticolosamente tracciato intorno a sé, e che le mura in cui ha desiderato a lungo richiudersi sono più fragili di quel che pensa.

Dopo averci divertito ne Il condominio, Enrica Bonaccorti torna in libreria con un romanzo delizioso e imprevedibile in cui, tra attacchi di “fantasticheria”, incontri dettati dal destino e scoperte disarmanti, l’imperturbabile Cico, misantropo dal cuore d’oro, sembra disposto a cambiare non solo l’indirizzo di casa…

L’ AUTRICE Enrica Bonaccorti 

Nata a Savona il 18 novembre 1949, gran signora della tv italiana e conduttrice radiofonica di enorme successo, ha sempre frequentato la scrittura: paroliera di canzoni indimenticabili (La lontananza, Amara terra mia), giornalista su varie testate come Sette, Corriere della Sera, ha curato la rubrica d’opinione Il Francobollo finché non è approdata alla narrativa con La pecora rossa e L’uomo immobile, inserito dal Ministero della Salute fra i testi che hanno «più correttamente divulgato una sindrome clinica». 

Le sono stati assegnati la Maschera d’argento per la radio, tre Telegatti per la televisione e, per la sua attività giornalistica, il Flaiano, il Penne pulite e il Guidarello.

comunicato stampa

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