C'è voluta la stretta imposta dall'Unione Europea. O forse era già tutto calendarizzato. In ogni caso ora c'è una data per il tanto atteso Tavolo dell'automotive a Roma.
A convocare sigle datoriali e sindacati è stato il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, che attende le delegazioni alle 11 del 23 giugno. Sul tavolo, tra crisi dei consumi e incognite tecnologiche, c'è il macro-tema della transizione ecologica. Adesso che la Ue ha fissato lo stop per il 2035 cominciano a crescere i timori, sia per quanto riguarda le nuove tecnologie che per quanto attiene alle ripercussioni (occupazionali, soprattutto) per chi non ce la farà a stare al passo con i tempi dell'elettrico e dell'idrogeno.
Tutte domande in attesa di risposta. E tra dieci giorni esatti qualcosa dovrà uscire, dagli uffici romani che per tanti mesi hanno sempre riservato sorprese amare per le questioni industriali piemontesi e torinesi. Quel giorno, a sostenere le ragioni del territorio, ci sarà anche il viceministro Gilberto Pichetto Fratin.