Piazza Galimberti come una fenice che aspetta di risorgere dalle sue ceneri. In attesa dello sviluppo di un progetto sulle arcate dell'ex Moi, intanto quello che una volta era il cuore pulsante di Borgo Filadelfia, dopo la chiusura dei Mercati Generali nel 2001 si è lentamente trasformato in un deserto di negozi chiusi.
Dei commercianti storici della piazza, trasformata a fine anni '90 in un giardino con parco giochi, è rimasto solo il ferramenta Bernardone. Non c'è più la famosa gelateria Paladino, né la panetteria aperta tutta la notte, non ci sono più le sedi delle banche, né le gioiellerie o la tabaccheria della famiglia Berardengo, l'unica che lavorava all'interno dei Mercati
Un locale con ampie vetrate dove una volta si trovava la sede di una banca è vuoto da anni ed è un simbolo perfetto della crisi che sta patendo tutta la zona. Un'attesa che sembra senza fine.
A pochi passi dall'ingresso degli ex Mercati Generali, su via Taggia, campeggia ancora una scritta vecchia e arrugginita che fa commuovere i più nostalgici "Carri Trattori Autocarri".
"Da queste vie passavano gli operatori del mercato per scaricare i prodotti e dentro quel cancello si trovava la panetteria che per tutta la notte dava cornetti e focacce. Era un ritrovo sia per chi andava a lavorare sia per chi alla fine di una serata voleva fare colazione. Si respirava davvero un'altra aria, qui c'era davvero la vita del quartiere, ora ci sono solo serrande abbassate e qualche pizza asporto" racconta un residente.
Anche la bocciofila in cui si riunivano gli anziani del quartiere è indicativa del declino dell'area: nessuno (o pochissimi) la frequenta e in mezzo al campo per le bocce sono state poste due panchine con tavolini, vuoti.
Testimonianza dei bei tempi andati è uno sparuto banco da mercato, vende il pesce ed è rimasto l'unico ambulante sull'intera piazza.
Per il resto solo qualche raro verduriere, pizzerie d'asporto, sale giochi, kebap e bar.
Grasso: "Il quartiere ha perso identità"
"Siamo al degrado più assoluto - aggiunge Graziella Grasso, ex presidente dell'associazione commercianti -. Il quartiere ha perso la sua identità che era quella di cittadella granata dello Stadio Filadeldia e dei quella dei Mercati Generali.
Non siamo mai stati la Crocetta, ma siamo sempre stati un paese, ora è cambiato, c’è delinquenza, violenza, degrado. Cui si aggiunge il grande problema dei supermercati, l’ultimo in corso Corsica. In questo modo i negozi chiuderanno tutti e senza negozi non c'è stabilità".
I commercianti qui hanno per anni cercato comunque di rilanciare la zona. "Durante le Olimpiadi si sperava in qualcosa di nuovo, di positivo. Paratissima è stata una ventata di ossigeno, poi i progetti si sono accumulati: dall’Università alla Città della salute, nessuno che si è concretizzato. L'unica cosa certa che abbiamo avuto nel tempo sono state le case occupate, tutto un altro problema che si è trascinato per anni".
Pera: "Chiederemo un mercato o in piazzale Paoli o nell'ex villaggio olimpico"
Ora la Circoscrizione 8 guarda al futuro di piazza Galimberti e le vie limitrofe aspettando di vedere cosa succederà proprio alle arcate dell'ex villaggio olimpico. "Chiederemo all'Assessorato al Commercio di prevedere un mercato nell'ex Moi oppure in piazzale Paoli, dove abbiamo appena finito i lavori di riqualificazione della piazza", spiega il coordinatore Dario Pera.